Giacomo Poldi Pezzoli era un Charles Saatchi 150 anni prima di Charles Saatchi. Quel genere di collezionista che disegna con gli oggetti da lui posseduti una geografia del proprio esserci. Così, nel 1881, quando migliaia di persone visitarono per la prima volta la sua casa-museo con le collezioni di orologi e sfere armillari, Giacomo dev’essere apparso come un uomo che ambiva a esplorare il tempo e lo spazio. E che, nondimeno, amava il Veneto come la Toscana, le Fiandre come la Persia. Questo museo è come il profilo di Dama (1470) che ha reso celebre il Pollaiolo: semplice e ricco di particolari, di quella bellezza che si arricchisce a ogni sguardo. Ma è anche come il Tappeto delle Tigri, qui conservato, che dalla persiana Tabriz è arrivato fino a Roma nel Palazzo del Quirinale, laddove è stato trovato nel 1870. È un museo che, come il suo creatore, sembra nato per viaggiare pur rimanendo a casa. Per seguire i percorsi della bellezza e raccoglierli in un solo punto. Per creare un luogo unico, fatto di tanti luoghi e tante epoche. Di armi, ceramiche, quadri, tappeti: il paese ideale in cui vuole vivere – e in cui continua a vivere – il collezionista.
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Museo Poldi Pezzoli
Contatti
Museo Poldi Pezzoli
Via A. Manzoni, 12
Milano
Orari
- lunedi 10–18
- martedi chiuso
- mercoledi 10–18
- giovedi 10–18
- venerdi 10–18
- sabato 10–18
- domenica 10–18
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