La scuola è quella di Felice a Testaccio. Flavio "taaavevodetto" De Maio è, infatti, l’ex chef del regno della cacio e pepe. Il menu è romanissimo con alcune derive sui piatti italiani della tradizione. Tralasciate gli antipasti e andate diretti su primi: gricia, amatriciana, carbonara, pasta e faglioli, pasta e ceci, minestra con broccoli e arzilla, pajata, vaccinara, sugo di involtino e i piatti speciali con la pasta fatta in casa (ravioli, fettuccine con capretto ecc.). I secondi sono altrettanto potenti: dal petto di vitello alla fornara all’abbacchio, dallo spezzatino di piselli al pollo con i peperoni o alla guancia di maiale, ma vi consigliamo di scegliere il misto umido, abbandonate e vario nei sapori, con polpetta, coda alla vaccinara e involtino. Particolare l’attenzione riposta nelle materie prime: carne dall’Azienda Agricola Nardi di Pescia Romana, verdure dal proprio orto a Cerveteri, pesce dalla Pescheria La Paranza di Ladispoli. Carta dei vini ampia e buona. Se il clima lo permette, prenotate un tavolo in cortile o sulla terrazza. Seconda sede in piazza dei Quiriti a Prati.