Qualcuno se lo ricorda ancora sotto il tunnel della Stazione Centrale, erano momenti di vacche (o meglio, pesci) grasse (i) per la nostra città, orde di venditori immobiliari giravano con il Cayenne dopo aver venduto bilocali in Greco a 300.000 mila euro per la nuda proprietà.
Certo, l’immensa sala più simile a una discoteca che a un ristorante-pescheria («la prima pescheria-ristorante al mondo dal 1982» c’è scritto sul loro sito, prima in via Aporti e poi in Martiri Oscuri) era frequentata anche da altri attori della Milano che fattura intenta a mangiare scampi crudi a 9 euro l’uno.
Ma ora che i tempi son cambiati e persino la professione di venditore immobiliare non garantisce più soldi facili al primo che si butta nel giro, anche il Centro Ittico si è ridimensionato, diventando un ristorante di pesce intimo ed elegante (seppur l’arredamento non sia il pezzo forte) in corso di Porta Romana, con anche un piccolo dehors nascosto tra i palazzi del corso.
C’è ancora qualche pesce esposto sul ghiaccio per ricordare i tempi che furono, oltre a naturalmente i grandi crudi (scampi, gamberi rossi, carpacci, ostriche, tartare) e tutte le altre ricette che hanno reso celebre il Centro Ittico: linguine all’astice, catalana, fritto misto. Prezzi giusti considerando la qualità, e c’è anche il menu degustazione a 50 € tutto compreso, e volendo risparmiare i piatti “bistrot” a 10-15 €.
Ad could not be loaded.