Due-tremila persone per l’inaugurazione di un bar sono una cosa che a Milano non si era mai vista. Finito il party, o meglio ora che le feste di Elita si sono spostate altrove, il bar è diventato il luogo ideale per incontrarsi e conoscere quelle persone che in città organizzano, frequentano e amano la musica elettronica (dj guest compresi), gli eventi, i club. Il bar propone una selezione di cocktail e cibi attenta a quello che succede di nuovo nel mondo della ristorazione – tanto gin, drink in bottiglia, smoked e tiki cocktail, distillati cinesi e giapponesi, tapas alla spagnola e all’orientale, interiora e quant’altro -, ma che non si limita solo a copiarne il modello. Così per esempio il Bloody Mary è fatto con la passata di pomodoro abruzzese di Anna, la madre di uno dei fondatori (e quindi Bloody Anna), e potete ordinare il Montegani 6, cocktail a base di gin e Campari nato in una casa privata di via Montegani 6, indirizzo caro a molti clubber quando chiudono tutte le discoteche. Oppure fare fare a Danilo, sarete in ottime mani.
Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2020-03-01