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Cinedemìa #6

Il cinema per Roma, consigliato da Roma. Visioni non convenzionali per affrontare la permanenza in casa in questi giorni di quarantena

Scritto da La Redazione il 30 aprile 2020
Aggiornato il 28 aprile 2020

Puntata #1

 

I RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA

“PRINCESS MONONOKE” di Hayao Miyazaki (1997, 134 min)
Lo scontro tra uomo e natura si conclude con il ritrovato equilibrio grazie all’amore, Miyazaki indica con questo suo capolavoro la luce in fondo al dramma dello sfruttamento dell’essere umano sul mondo. Quel che stiamo vivendo in queste settimane il maestro dell’animazione giapponese lo ha già raccontato nel 1997.

“NON PENSARCI” di Gianni Zanasi (2007, 105 min)
Un vera perla di Gianni Zanasi, presentata insieme a Valerio Mastandrea al Cinema America Occupato in uno dei primi eventi organizzati, era il 2013. La pellicola merita molta più attenzione di quella che le è stata riservata, tra una risata e l’altra, Stefano ritrova quel senso di responsabilità di cui ora abbiamo tanto bisogno.

“UOMINI CONTRO” di Francesco Rosi (1970, 101 min)
Uno dei capolavori di Francesco Rosi che racconta una tragica pagina del nostro passato, catturando anche frammenti del nostro presente. È un film sulle scelte e sulla razionalità con cui vengono prese.

“LES MISÉRABLES” di Ladj Ly
Come Ragazzi del Cinema America non lo abbiamo ancora visto, ma gli amici francesi Mathieu Kassovitz e JR lo consigliano come film dell’anno e non possiamo che fidarci di due personaggi come loro, rilanciando l’invito a vederlo a tutti! Naturalmente in attesa di poterlo proiettare al parco della Cervelletta…

CINECLUB DETOUR

“LA FONTANA DELLA VERGINE” di Ingmar Bergman (1959, 89 min)
Un omaggio a uno dei più grandi attori del cinema, Max Von Sydow: un volto che difficilmente dimenticheremo e che ha saputo interpretare ben 163 film ricalibrando ogni volta il suo sguardo. Riproponiamo la visione de “La fontana della vergine”, allo stesso tempo parabola sacra e fiaba pagana, ispirato a una leggenda svedese medievale del XIV Secolo.

“OLD JOY” di Kelly Reichardt (2006, 76 min)
Avremmo potuto scegliere anche “Wendy and Lucy” o un qualsiasi altro titolo della sua filmografia. Kelly Reichardt è esponente di un minimalismo cinematografico rigoroso connotato dall’estrema frugalità dei mezzi, che non rinuncia, ma anzi amplifica il potenziale poetico dei luoghi e la magia quotidiana delle relazioni umane. Uno storytelling che deraglia dal binario delle grandi narrazioni, per soffermarsi a osservare con andatura lenta “just glimpses of people passing through”.

“LADY KUNG FU” di Huang Feng (1972, 97 min)
Un titolo nella ricca filmografia dell’attrice Angela Mao conosciuta come Lady Kung Fu. Conosciuta in Asia quanto Bruce Lee, trova la notorietà in Occidente dopo aver interpretato il ruolo della sorella ne “I 3 dell’Operazione Drago”. Attraverso lo stile proprio dei film di arti marziali e del sottogenere “scuole rivali”, “Lady Kung Fu” racconta le violenze causate dall’invasione giapponese della Corea del Sud.

“MOTHER” Bong Joon-ho (2009, 128 min)
Come avvenuto per “Memories of Murder”, auspichiamo l’uscita in sala di questo film del 2009 firmato dal regista coreano premio Oscar per “Parasite”, mai distribuito nei cinema in Italia. Storia di amore e crudeltà, memoria e oblio, dove le convenzioni e le regole, sociali e del cinema, vengono letteralmente capovolte. Come in tutti i film di Bong Joon-ho.

NUOVO CINEMA AQUILA

“BANDIERA GIALLA” di Elia Kazan (1950, 96 min)
Rivedere oggi il noir “epidemico” per eccellenza è occasione propizia per ridare il giusto valore a un autore erroneamente ritenuto complice di un “contagio”.

“IL SETTIMO SIGILLO” di Ingmar Bergman (1957, 96 min)
Tornato attuale per il recente adieu di Von Sydow, ci aiuta a ribadire quanto – per dirla col poeta Hoderlin – “Là dove c’è il pericolo, cresce anche ciò che salva”.

“MORTE A VENEZIA” di Luchino Visconti (1971, 130 min)
La rilettura filmica del racconto di Mann è un invito a lasciarsi rapire dalla passione illecita di von Aschenbach per il giovane Tadzio, mentre attorno la “febbre” sale.

“VOLEVO NASCONDERMI” (2020, 120 min) – Giorgio Diritti
Forte è il desiderio che il biopic torni a breve nella nostra sala, per la felicità del pubblico che già aveva dimostrato di ritenerlo “emblema” della nostra programmazione.

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