Spesso si dice che il calcio è il riflesso della società: delle sue nobiltà e delle sue bassezze, della solidarietà come dell’egoismo, dell’internazionalità come del territorialismo più sfegatato, del legame familiare come delle forme più odiose di violenza e razzismo. Si dice anche che il compito dell’arte non è quello di dare risposte ma di creare domande, indagando il reale attraverso la figurazione. Daniele Sigalot, artista romano classe ’76 da poco tornato in città per aprire lo studio La Pizzeria, ha unito questi due mondi portandoli genialmente alle loro estreme conseguenze.
Il risultato è la Coppa Pizzeria, vale a dire il torneo di calcio più pazzo del mondo, dove “le regole sono fatte per essere infrante e l’ordine sociale è messo in discussione […] un evento dove l’imprevedibilità e il caos regnano sovrani, dove il normale diventa stravagante e il prevedibile diventa sorprendente”. Una performance gigantesca e molteplice che ha solo le sembianze di una normale partita tra amici e che è anche lontana anche dall’essere un reboot del carnevale, come invece farebbero immaginare gli abiti completamente folli indossati dai partecipanti.
Nata a Berlino nel 2011 e giunta alla alla dodicesima edizione, la Coppa Pizzeria in questo 2024 si è tenuta il 12 maggio negli spazi vuoti del mitico stabilimento balenare del Kursaal di Ostia, ed è stata celebrata anche in una pubblicazione realizzata in collaborazione con lo studio Dopolavoro: 224 pagine dedicate alle edizioni precedenti, incluse quelle berlinesi, raccontate da centinaia di foto. Alcune le trovate nella gallery qui sotto, mentre in coda c’è il manifesto dell’iniziativa (cattivissimo!) firmato da Sigalot. E se già state pensato di partecipare all’edizione 2025, sappiate che Coppa Pizzeria è un’associazione e tutte le attività sono riservate solo ai soci: trovate qui tutte le info.
MANIFESTO
La Coppa Pizzeria è un torneo internazionale di calcio asimmetrico e inappropriato che riflette le imperfezioni della società moderna e i difetti dell’essere umano.
Coppa Pizzeria non promuove il fair play, l’amicizia, l’amore, il rispetto, né alcun diritto civile.
Coppa Pizzeria incoraggia l’ingiustizia, l’egomania, i pregiudizi e praticamente tutto ciò che finisce nell’-ismo.
Le squadre concorrenti sono consapevoli che la corruzione, i privilegi, le ingiustizie, i ricatti, i rapimenti e i favori sessuali fanno parte del gioco tanto quanto il pallone.
Coppa Pizzeria non è un evento dog-friendly, né tanto meno kid-friendly.
Coppa Pizzeria non è nemmeno un evento friend-friendly.
Il gioco sleale può orgogliosamente chiamare casa la Coppa Pizzeria.
Gli arbitri hanno il potere di manipolare il gioco nel modo più conveniente agli interessi di Coppa Pizzeria.
Agli arbitri spetta lo ius primae noctis anche con le squadre che partecipano alla loro prima Coppa Pizzeria.
I giocatori che mettono in dubbio l’autorità dell’arbitro non solo verranno espulsi ma subiranno anche abusi fisici e morali.
I tifosi non solo hanno il diritto di usare bombe fumogene e di invadere il campo, ma sono fortemente incoraggiati a farlo.
I gol segnati da giocatori sobri verranno annullati e il marcatore espulso.
Un gol segnato di testa vale 2 gol.
Un gol segnato con una biciclettata mette fine alla partita, qualunque sia il punteggio.
Le partite durano 5 minuti, ma l’arbitro ha il potere di farle durare 1 secondo o 2 ore.
Le squadre che giocheranno per la prima volta nella Coppa Pizzeria saranno brutalmente vittime di bullismo, dentro e fuori dal campo.
Premi e trofei vengono assegnati senza una logica decodificabile.
Tutte le regole di cui sopra possono essere ignorate o annullate qualora il comitato decida così.
La Coppa Pizzeria ha solo una leggera assonanza con la democrazia.
Le somiglianze finiscono qui.