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Guida a Como in occasione del Wow Music Festival

Tre itinerari diversi, uno per ogni giorno del festival (o per quando volete). Stefano il nostro cicerone comasco che si occupa dell'ufficio stampa di Marker Events ci ha suggerito il meglio che la città offre e anche un paio di luoghi dove bere, mangiare e dormire

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 2 settembre 2015
Aggiornato il 24 giugno 2016

Il Tempio Voltiano
Il Tempio Voltiano
 
Se penso a Como mi vengono in mente alcune bigiate fatte alle superiori e passate sulla funicolare, mentre se penso ai miei studi da architetto ricordo il fascino dall’architettura razionalista di Terragni e del futurismo di Sant’Elia (l’immagine di copertina di questo articolo è sua). Però ricordo anche che ci hanno girato diverse puntate di Beautiful, e restando sempre in tema di soap opera Vivere era ambientata proprio sul lago. Como ha anche dato casa anche diversi vip tra cui Gianni Versace, George Clooney e Robert Pattinson.

In occasione di Wow Music Festival abbiamo chiesto a Stefano di Marker Events di raccontarci un po’ la sua Como e le cose che assolutamente non si devono perdere. Ne è venuta fuori una guida suddivisa in tre itinerari dove ci ha suggerito anche alcuni posti dove mangiare, bere e dormire.

ITINERARIO #1 | LA PASSEGGIATA RAZIONALISTA

Il percorso parte dalla Pinacoteca Civica, dove è possibile conoscere la produzione del futurista comasco Antonio Sant’Elia e vedere le opere degli astrattisti comaschi, che sono in stretta relazione con la cultura razionalista.

Si prosegue in Piazza del Popolo, dove campeggia la Casa del Fascio, capolavoro razionalista italiano, progettata dall’architetto Giuseppe Terragni nel 1932 e completata nel 1936. L’edificio oggi è sede del Comando della Guardia di Finanza.

La Casa del Fascio progettata da Giuseppe Terragni
La Casa del Fascio progettata da Giuseppe Terragni
 
Seguendo la passeggiata del lago, si può visitare il cosiddetto “quartiere razionalista”, compreso tra viale Puecher e viale Sinigaglia, che testimonia l’importante rinnovamento architettonico in termini sia di nuovi materiali utilizzati, sia di soluzioni formali e plastiche adottate nelle costruzioni, di cui si privilegia la funzionalità.

Subito si incontra il Novocomum, edificio ad appartamenti progettato nel 1927 da Terragni, realizzato con superfici di muro e vetro. Fu soprannominato il “transatlantico” per la sua forma e dimensione.

Nococomum, edificio residenziale progettato da Terragni
Nococomum, edificio residenziale progettato da Terragni
 
Si continua con Casa Giuliani Frigerio, ultimo edificio realizzato da Terragni tra il 1939/1940, mirabile punto di arrivo nel trattamento dei volumi architettonici.

Fanno parte del quartiere anche gli impianti sportivi e per il tempo libero realizzati nella fascia che costeggia il lago: l’Idroscalo (1930), lo Yacht Club (1931), la Canottieri Lario (1931) e lo stadio (1927).

Chiude il percorso il Monumento ai Caduti, realizzato nel 1933 dai fratelli Giuseppe e Attilio Terragni, su ispirazione di uno schizzo di Sant’Elia. È una costruzione a forma di torre, alta 33 metri, che conserva nel sacrario un monolito di granito con il nome di 750 caduti comaschi nelle guerre mondiali. La scala interna, di 140 gradini, dalla cripta conduce all’ultima terrazza dalla quale si può godere di un impareggiabile panorama sulla città.

Monumento ai caduti
Monumento ai caduti
 
Di notevole importanza sono anche l’asilo Sant’Elia, in via Alciato, il cui progetto fu elaborato da Giuseppe Terragni nel 1935 e la fontana nel piazzale di Camerlata progettata da Cesare Cattaneo e Mario Radice nel 1935 e poi realizzata nel 1962.

ITINERARIO #2 | LA PASSEGGIATA TRA LE VILLE

Una suggestiva passeggiata lungo la riva occidentale della baia di Como permette di ammirare numerose dimore costruite a cavallo fra 1700 e il 1800. Nel 1959 l’amministrazione cittadina ha deciso di creare una “passeggiata romantica” togliendo a queste ville l’accesso a lago e regalando ai cittadini una splendida via pedonale ricca di stupendi scorci paesaggistici e di eleganti opere architettoniche.

Villa Scacchi-Carminati, progettata nel 1787 dall’architetto Felice Soave, è un piccola villa di eleganti proporzioni, decorata da un duplice loggiato e coronata da statue e putti.
Villa Saporiti, oggi sede della Provincia, venne costruita tra il 1790 ed il 1793; è detta “La Rotonda” perché la facciata a lago è caratterizzata da un salone centrale, di forma ellittica, che fuoriesce dal resto dell’edificio. Eseguita su progetto di Leopoldo Pollack, è decorata all’esterno da varie divinità dell’acqua.

Villa Saporiti detta "La Rotonda"
Villa Saporiti detta “La Rotonda”
 
Sempre proprietà della Provincia è la successiva Villa Gallia realizzata nel 1614 dall’abate Marco Gallio nel luogo dove sorgeva il cinquecentesco museo gioviano, costruito per volontà di Paolo Giovio per ospitare la sua collezione di ritratti di Uomini Illustri (oggi in parte esposta in Pinacoteca Civica). La struttura è semplice, caratterizzata da un porticato a tre arcate.
Lussureggianti giardini circondano queste dimore che proseguono con Villa Parravicini Revel, dalla monumentale architettura in stile neoclassico e con un bel giardino all’italiana e Villa Volonté costituita da due corpi simmetrici, culminanti in frontoni decorati con bassorilievi e statue, e collegati tra loro da un portico a veranda.

Villa Volontè con i due corpi simmetrici ben evidenti
Villa Volontè con i due corpi simmetrici ben evidenti
 
Alla fine della passeggiata si erge maestosa Villa Olmo, capolavoro dell’architetto Simone Cantoni, commissionata dal marchese Innocenzo Odescalchi in stile neoclassico. Passò in proprietà ai nobili Raimondi e poi ai Visconti di Modrone, che la trasformarono e arricchirono e che la cedettero al Comune di Como nel 1924.
La villa con il bel giardino all’italiana sul fronte e il retrostante parco all’inglese è sede di mostre d’arte di notevole richiamo.

ITINERARIO #3 | LA PASSEGGIATA SULL’ACQUA O SUL “BALCONE”

Approfittando del servizio di linea offerto dalla Navigazione Lago di Como, è possibile effettuare in
battello il giro del primo bacino con possibilità di soste intermedie, partendo da Como e facendo tappa a Cernobbio, Moltrasio, Torno e Blevio.

Uno dei battelli a vapore storici di Como
Uno dei battelli a vapore storici di Como
 
La gita in battello è un’attrattiva romantica e tranquilla, che permette di ammirare i paesi da un’altra
prospettiva e ville poco visibili dalla strada.

Da segnalare a Cernobbio: Villa Erba, gioiello di architettura realizzato a fine ‘800, oggi importante polo fieristico; Villa d’Este, antica residenza del cardinale Tolomeo Gallio, oggi elegante albergo di lusso famoso in tutto il mondo e Villa Pizzo con i suoi splendidi giardini.

A Moltrasio: Villa Fontanelle, anni fa residenza della famiglia Versace e Villa Passalacqua, edificio in stile neoclassico con uno splendido giardino all’italiana.

Villa Fontanelle, Gianni Versace e i suoi cani
Villa Fontanelle, Gianni Versace e i suoi cani
 
Il borgo di Torno con il suo caratteristico porticciolo ed infine la sequenza di eleganti ville di Blevio, tra cui spicca l’originale Villa Troubetzkoy in stile russo.
In battello è possibile effettuare il giro di tutto il lago di Como.

In piazza De Gasperi, a Como, si trova la stazione della funicolare, inaugurata nel 1894; in pochi minuti si raggiunge Brunate, detto anche “balcone” delle Alpi per la posizione strategica e il panorama mozzafiato che regala in più punti.

La funicolare che da Como porta a Brunate
La funicolare che da Como porta a Brunate
 
La collina è sede di splendide ville in stile liberty, costruite tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 per una ricca borghesia in cerca di affermazione. Motivi floreali ed elementi eclettici hanno saputo interpretare il gusto dei proprietari in un’epoca segnata dal lusso.

A piedi o con una navetta si può raggiungere San Maurizio dove si trova il Faro Voltiano, costruito nel 1927 su progetto dell’ingegnere Gabriele Giussani in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Alessandro Volta. La scala a chiocciola di 143 gradini, collocata al suo interno, consente di raggiungere la piazzola posta sulla cima.
Si può rientrare a Como a piedi seguendo due sentieri, quello che costeggia la funicolare e quello che passa dall’Eremo di San Donato, fondato nel XV secolo dai Benedettini.

Il Faro Voltiano visto da lontano
Il Faro Voltiano visto da lontano
 
MANGIARE
Ristorante Cibooooh
Via Adamo del Pero, 8 – 22100 Como
info@cibooooh.it
+39 333 3393030

Il Cibooooh é il ristorante del centro di Como, partner di wow music festival. Situato nel cuore storico della città all’interno di Palazzo del pero, uno dei più antichi, significativi e bei palazzi della città, é un piccolo angolo di quiete, un ristorante dall’atmosfera calda e accogliente, elegante e allo stesso tempo contemporanea.
Piatto consigliato: gnocchetti di farina di ceci con cozze e zenzero caramellato.

The Market Place
via Borsieri, 21/A – 22100 Como
info@themarketplace.it
+39 031 270712

The Market Place è un ristorante accogliente, con un’atmosfera ed un sapore internazionale. La cucina del The Market Place si basa su ingredienti semplici, ricercati con estrema cura ogni giorno. Elementi singoli si uniscono e danno vita a piatti raffinati. Un percorso nel gusto, un pensiero che si concretizza attraverso due menù degustazione, classico o gourmet, oppure con il menù alla carta.
Piatto consigliato: maialino, mela, birra, sedano crudo.

BERE
Fresco Cocktail Shop
Viale Lecco, 23 – 22100 Como
info@frescococktailshop.it
+39 393 731564

Fresco Cocktail Shop ama trasformare le cose e crearne di nuove. Per questo, la loro grande proposta è
rivolta ai cocktail. Alcolici o analcolici; con ghiaccio o arricchiti con spezie: tutto viene miscelato a partire da materie prime di qualità, secondo l’estro del momento.
Drink consigliato: drink del mese “Colazione da Parodi”

DORMIRE
Hotel Tre Re
Via Boldoni, 20 – 22100 Como
info@hoteltrere.com
+39 031 265374

L’Hotel Ristorante Tre Re, partner di wow music festival, è un albergo nel cuore di como, a 100 metri dal
lago, all’interno dell’isola pedonale, al riparo dal rumore del traffico. L’accesso con l’auto è autorizzato ed è dotato di parcheggio a esaurimento posti. La struttura, recentemente restaurata, è nata in un antico edificio che nel medioevo ospitava un convento, la cui architettura è ancora leggibile negli interni del palazzo.