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I migliori festival di luglio in Italia

Mare, montagna, città: ZERO ti consiglia dove sbattere la testa in cerca di cibo per la mente

Scritto da La Redazione il 29 giugno 2022
Aggiornato il 8 luglio 2022

Abbiamo sgravato. Essì, ci siamo fatti prendere la mano e abbiamo esagerato. 20 festival nella nostra rassegna dei migliori di luglio. È vero, sono tanti e a sto giro vi mettiamo a dura prova, ma in un periodo di saturazione massima come pochi nella storia recente, tanto difficile è gestire questa quantità quanto è selezionare e tagliare fuori eventi che sono di una certa qualità e ricerca – quindi vince chi scopre prima il segreto dell’ubiquità. C’è di tutto e per tutti: dai festival in città a quelli al mare (qualcuno soddisfa entrambe le location), toccando anche l’alta quota della montagna; dalla musica più spinta e sperimentale a quella più leggera ed energica; da quella suonata ai dj set di musica elettronica. A questo giro inoltre, abbiamo anche aggiunto una variabile di complessità: una sezione di rassegne estive dedicate al teatro e all’arte. Undici regioni per diciotto province diverse. Obiettivo primario di tutto questo sbatti è far scorte di brainfood a prescindere dalla loro geo-localizzazione su suolo italiano e, a giudicare dalla mappatura, ce l’abbiamo quasi fatta. Carta, penna e calendario alla mano, preparati ad organizzare i tuoi weekend di luglio.

Quello che ZERO ti consiglia di fare:

Musica

Terraforma | 1 – 3 Luglio | Villa Arconati (MI)

Sperimentazione, arte contemporanea, architettura, sostenibilità, comunità. Tutti termini dai quali non è possibile prescindere se si vuole veramente comprendere uno dei festival di musica elettronica, e non solo, più internazionali e importanti del nord Italia. Un’insieme delle parti dove ognuna di queste è calibrata a dovere per restituire un’esperienza, un tutt’uno, un equilibrio che in pochi sanno creare. E allora che prendano il via le danze del Terraforma, per quest’anno solo quelle – “For once we just dance” recita il disclaimer di questa edizione: Autechre e Amnesia Scanner per una partenza che vuole rispettare le premesse; il microfono più caldo di Nyege Nyege, MC Yallah, e il dj set più imprevedibile targato DJ Marcelle per la seconda giornata; l’immancabile Donato Dozzy, con il suo spot centrale nel giorno più esplosivo del festival, e la chiusura di DJ Red. Dovremmo citarli tutti, ma il Terraforma è così vicino che vi consigliamo di andare direttamente al festival per abbandonare la civiltà come la conosciamo ed entrare in un’altra dimensione spazio-tempo finché ne avete la possibilità.

 

Arti Vive Festival | 2 – 7 Luglio | Soliera (MO)

È nelle piazze come quelle di Soliera che è possibile oggi stupirsi di certi eventi che sfidano, in un certo senso, i cartelloni mastodontici per offrire un’esperienza più umana, con l’orgoglio provinciale di chi sa che piccolo è spesso più bello. Ed è con quell’orgoglio che per celebrare l’atteso ritorno alla normalità, Arti Vive ha scelto di rappresentare la sua nuova edizione con un pavone che mostra la bellezza delle proprie piume, i cui colori rappresentano le sfumature di un programma che mette insieme nomi italiani e internazionali dal rock fino all’elettronica e alla club-music, oltre alla parte dedicata da sempre al teatro e alla performance. Il festival entra nel vivo a partire dal 7 luglio con la successione di concerti in Piazza Lusvardi a partire dagli Algiers, la band di Atlanta capitanata da Franklin James Fisher con la sua potente miscela di soul, gospel, industrial, new wave e post-punk. Seguono l’8 le chitarre sognanti dei Porridge Radio da Brighton e il mix di shoegaze, post-hardcore e dream-pop dei Nothing. Entrambe le giornate sono a ingresso gratuito. Il 9 poi, attesissimo, arriva l’imprevedibile art-pop di Yves Tumor, inclassificabile artista statunitense dall’estetica e la musica fluida che attraversa le sperimentazioni elettroniche e il glam-rock, passando per noise e post punk. In apertura la cantautrice di Seattle MØAA al debutto su WWNBB collective. Domenica 10, infine, Kelly Lee Owens, con i suoi synth, la sua voce aggraziata e le sue atmosfere meditative tra beat techno e attitudine pop. Ad accompagnarla la talentuosa singer-songwriter-producer berlinese Mulay. Infine tutti i concertini in Piazza Sassi e il dopo festival al Dude con MACK (l’8) e Dumbo Gets Mad (il 9).

 

Lars Rock Fest | 8 – 10 Luglio | Chiusi (SI)

Chiusi è uno di quei paesi del Centro Italia (provincia di Siena) dove la vita scorre meravigliosamente lenta: si mangia bene, si dorme bene, c’è un centro storico ben curato e una grande campagna verde tutt’intorno. Per un weekend d’estate arriva anche della gran bella musica, specialmente se si è amanti delle chitarre, eccezionalmente a costo zero per il pubblico. Sì, tutto gratuito: tre giorni di live, dal venerdì alla domenica. Quest’anno l’apertura sarà affidata all’alt rock impegnato degli Algiers, mentre la chiusura ai veterani Faust accompagnati dai The Winstons. Nel mezzo il sabato con ben due main act: da una parte l’universo sonoro tipicamente british dei Porridge Radio (wave, post punk, indie rock etc) dall’altro lo shoegaze degli statunitensi NothingDuke Garwood, Low Standards, High Fives, Hola la Poyana, a/lpaca, Heron King, Outsiders gli altri nomi in line up. Per ingannare l’attesa diurna dei live ci sarà un mercatino di dischi usati e Open Book, un piccolo festival di editoria indipendente. O la solita partita a tresette ai tavoli dei bar.

 

Gaeta Jazz Festival | 14 – 17 Luglio | Gaeta (LT)

Aaah, Gaeta. La tiella, le olive, il mare, il Gaeta Jazz Festival: vera specialità locale al pari delle prime tre entità. Per la sua quattordicesima edizione il festival del golfo laziale, dopo lo speciale tutto italiano dello scorso anno, torna ad ospitare anche artisti internazionali. Dal 14 al 17 luglio ecco quindi in alternanza per la città i live di Nicola Guida (ormai punto fermo della scena londinese), Daykoda, Secret Night Gang (anteprima italiana dell’ultimo progetto Brownswood Recordings), Veezo & Kid Mojo, Serena Brancale. Alternati ai dj set di Tiger & Woods, Coco Maria, Raffaele Costantino, Chourmo, Andrea Lai e tanti altri. Con la riproposizione di un appuntamento che l’anno scorso ha fatto sognare tutti: il live in piano solo all’alba, vista mare, quest’anno affidato al giovane e bravissimo Enrico Zanisi. Nu-jazz e global beats, una cittadina medioevale sul mare: quattro giorni tra apollineo e dionisiaco.

 

SPARKS Festival | 15 – 16 Luglio | Putignano (BA)

Torna lo Sparks festival. In quella perla che è Putignano, tra casette bianche e caffè freddi, tre giorni (dal 14 al 16 luglio) che gridano a gran voce “abbattiamo i confini a suon di basse prepotenti”. In scena infatti un mix diasporico di artisti da ogni parte del mediterraneo e non solo. Ci sono i lanciatissimi MC Yallah e Debmaster dal collettivo Nyege Nyege, la tunisina Deena Abdelwahed, il portentoso producer portoghese scuola Princìpe Records DJ Nigga Fox, il campioncino di casa Jolly Mare e poi ancora, Stump Valley, Vodkatheduck, Cloud Danko, U.nico. Un’immersione in ritmi eterogenei con in comune la capacità di astrarre e far ballare come forsennati. Una programmazione artistica dall’identità forte, che riprende una tendenza che sembra animare diversi festival italiani questa estate. La teorizzazione di un suono mediterraneo diffuso, che incrocia un suono italiano finalmente contemporaneo, le ispirazioni del Nord-Africa e quelle afro-caraibiche diffuse in tutto il mondo attraverso le vibrazioni sonore.

 

Mood Festival | 15 – 16 Luglio | Castello della Rancia (MC)

Le colline, il mare, i campi di girasole; Leopardi, i borghi medievali, le olive ascolane. Queste sono le Marche, unica regione d’Italia al plurale. Una terra capace di soddisfare esigenze e gusti di qualsiasi turista senza mai essere stata presa di mira dai maggiori flussi migratori tipici delle ferie – più o meno. È qui che si svolgerà nella suggestiva location del Castello della Rancia, ex fattoria-granaio fortificata patrocinata dall’Abbazia di Fiastra (altra chicca della provincia Maceratese), il Mood Festival, evento di musica elettronica arrivato all’ottava edizione. Organizzato dal collettivo Demood, negli anni ha avuto la capacità di regalare al pubblico show dal livello europeo, tra light design e visual dal tocco futuristico. La lineup di quest’anno suggerisce che l’organizzazione vuole spingersi oltre mettendo un segnaposto tra i festival dove un vero clubber deve fare tappa nell’estate italiana: tra i nomi di spicco, la CEO dell’etichetta Danza Tribale, Adiel, e Simone De Kunovich, fresco di uscita con “Mondo Nuovo” sulla prestigiosa etichetta mulemusiq. Se abiti al nord e non hai ancora pianificato nulla, sai dove passare il tuo weekend di mare la seconda settimana di luglio.

 

Electropark | 15 – 17 Luglio | Genova (GE)

Se siete alla ricerca di un luogo dove passare un weekend estivo tra mare e buona musica elettronica, non guardate solamente al Sud-Italia e alle sue spiagge, ma puntate la bussola anche verso nord e le scogliere liguri. A Genova c’è un festival che si sta consolidando di anno in anno e sta riuscendo a mettere assieme location storiche normalmente poco battute e brani di città nuova, riempiendoli di artisti dal piglio internazionale. Quest’anno saranno tre i giorni di festa: il venerdì nell’ormai tradizionale Mercato dei Pescatori in un ideale gemellaggio con la costa di Francia e Belgio (gli ospiti saranno Nosedrip, Phred Noir e Did Virgo); il sabato nel magnificente Palazzo del Principe (casata Doria Pamphilj, gente che di villoni in centro città se ne intende) arriverà invece un’ondata UK con Ben Ufo, Or:la e Loraine James. Qui si ballerà dal pomeriggio fino alla mezzanotte, dopodiché ci si sposterà nel Virgo Club per i set di Nazira, Luz e Sockslove. Domenica party in spiaggia, con location e line up ancora segrete.

 

APOLIDE Festival | 21 – 24 Luglio | Vialfrè (TO)

Negli anni APOLIDE ci ha abituato a non collezionare semplicemente figurine da appiccicare in line up usa-e-getta ma a vivere la dimensione del festival come mistica e trascendente: un’oasi felice nella quale perdersi e/o ritrovarsi; una bolla ermetica alle scadenze della quotidianità; una festa vera(ce) e sincera in mezzo ai boschi del canavese. Quest’anno non fa eccezione e lo slogan-mantra dell’edizione numero XIX infatti è “Fuori dal tempo“: 4 giorni che potrebbero volare in un attimo o sembrare un mese into the wild in quel di Vialfrè, facendo la spola tra 3 palchi e un centinaio di artisti, meglio ancora se campeggiando. Lacrima facile e momento amarcord per l’omaggio dei Calibro 35 ad Ennio Morricone con la performance antologica “Scacco al Maestro” così come per la celebrazione del ventennale di Amorematico dei SubsonicaCosmo punterà come al solito all’estasi collettiva col suo rituale dionisiaco sul dancefloor, mentre l’atmosfera si sarà più onirica e chill per il trip psichedelico in compagnia di Venerus e l’Alchimia Emozionale Ensemble. Tanti i nomi meno noti da scoprire e approfondire: dai paesaggi pop elettronici della norvegese Hôy La al set infuocato dell’ugandese Catu Diosis, dal pop-rock esplosivo e contagioso della cantautrice toscana Emma Nolde alla conturbante miscela electro-soul-jazz di LNDFK. L’idea è quella di creare una sorta di “villaggio esperienziale”: il problema è che vorrete prendere residenza lì.

 

Nextones | 26 – 31 Luglio | Oira (VB)

Se pensi al concetto di “festival musicale” è molto facile che tu abbia un’immagine edonista di questo tipo di evento: tanta gente in festa che si muove in maniera più o meno a tempo con la musica, saltando, dimenandosi, scatenandosi e sprigionando tutta l’energia repressa dalla routine lavorativa. Poi ci sono anche quei festival con un’impronta più ascetica, che utilizzano la musica per riconnettere le persone con l’ambiente circostante e di conseguenza con se stessi. Il Nextones è decisamente del secondo avviso. Festival con un intento fortemente comunitario, in luoghi isolati e naturali dove il verde diventa colore-tema dell’esperienza: sentire e ascoltare la musica e l’ambiente. Un’altra forte differenza rispetto agli altri festival è il concetto di Residenza sul quale si sviluppa: cinque giorni dove gli artisti invitati si incontrano, scambiano e condividono, permanendo in uno stesso spazio e dunque entrando realmente in contatto. Presentazioni, passeggiate, workshop, performance musicali nel territorio suggestivo della Val D’Ossola in Piemonte. Quest’anno la residenza artistica, unica, sarà tenuta dal duo BABAU, conosciuti anche per il loro alias discografico Artetetra, che lavorerà attorno al concetto di looong play; tra le performance più rilevanti, lo show A/V di uno dei massimi esponenti della drill’n’bass, Squarepusher e l’unione di forze di SKY H1 e Milka Oki, che presenteranno “Azure”, ultimo album di SKY H1, sempre in forma audiovisiva. Un festival diverso che si allontana da tutto per avvicinare tutti.

 

OSS – Ortigia Sound System | 27 – 31 Luglio | Ortigia (SR)

Ortigia la conosciamo: è la perla bianca della costa orientale della sicilia. Il cuore di Siracusa sul mare, tra discese in acqua via scoglio, vicoli stretti, bastioni e il Castello Maniace sulla punta. Sappiamo anche del suo volto gastronomico eccezionale, che ha nel mercato dietro il tempio di Apollo il suo centro indiscusso, dove fiondarsi già la mattina in colazione a base di crudi di mare. Da qualche anno ne conosciamo anche un’altra faccia: quella musicale, dai lineamenti elettronici e contaminati. Da quando ha fatto la sua comparsa tra i (boutique) festival italiani, l’Ortigia Sound System si è subito inserito nelle posizioni di testa per location e proposta musicale, e l’edizione 2022 ne è l’ennesima conferma. Dopo due anni di pandemia (e di stop) era plausibile fare qualche concessione pop per risollevarsi, invece il percorso imboccato è stato quello della ricerca con un bottino lussureggiante: Lyra Pramuk, Vanishing Twin, Loraine James, Call Super, Shanti Celeste, Rabih Beaini, Moritz Von Oswald Trio assieme a Heinrich Köbberling e Laurel Halo, Nihiloxica (la chicca assoluta), Overmono, Lino Capra Vaccina & Mai Mai Mai, MC Yallah & Debmaster, Yu Su, Kelly Lee Owens, Anthony Naples e Dj Python. Ci auguriamo che il pubblico ripaghi numeroso la scelta, noi l’abbiamo già fatto.

 

POLiFONiC | 28 – 31 Luglio | Valle d’Itria (BA/BR)

Peroni, focaccia barese e tonnellate di musica elettronica. Questo il triangolo rappresentativo di ciò che ti aspetta l’ultimo weekend di luglio nel tacco dello stivale: torna il POLiFONiC festival, che ha conquistato la Valle d’Itria facendo danzare pugliesi e turisti per l’occasione. Tre location per quattro giorni tra Bari e Brindisi, dove a turno si alterneranno i dj più importanti della scena techno e house mondiale. Una selezione di artisti che vanta una gamma molto vasta, dai più eclettici e uplifting, tra i quali troviamo Afriqua e Danilo Plessow, entrambi il secondo giorno, entrambi con vibe jazzy e funkeggianti, entrambi con l’abilità di prendere una folla e creare una festa con selezioni capaci di soddisfare anche i più critici. Ce n’è anche per gli sperimentatori degli spettri sonori più scuri della techno, tra i quali, uno dei capostipiti della scena italiana e mondiale, Donato Dozzy, rinomato per i suoi set mistici e magnetici, e il duo Tamburi Neri, che vantano una follia poetica e la capacità di creare immaginari visivi tradotti in musica. Più di quaranta act per quattro stage. Salti tra i trulli e tanti bagni nell’acqua di Monopoli: uno dei modi migliori di iniziare le proprie ferie.

 

TRANSATLANTICA | 28 – 31 Luglio | Villa Serra (GE)

Transatlantica è un nuovo viaggio all’insegna dell’esplorazione musicale pensato da Jazz:Re:Found. Si tratta di una sorta di spin-off (e volendo anche una preview) del festival ormai accasatosi in Monferrato e dedicato alle tante sfumature presenti-passate-future della black music. Per prima cosa facciamo ordine in agenda: se l’appuntamento ormai cult col Jazz:Re:Found è nuovamente per l’inizio di settembre nel borgo di Cella Monte, Transatlantica sbarca a Genova a fine luglio, in collaborazione coi local heros di Riviera Gang, Mescite e Kowalski. Poi cerchiamo subito su Google Maps la splendida location offerta da Villa Serra: perla settecentesca nella periferia genovese circondata da un parco all’inglese costellato di ruscelli e laghetti. Ultimo ma non ultimo, capiamo come non perderci nulla della ricca line up approntata per il weekend del 29-30-31. Si parte all’insegna della musica italiana da esportazione col progetto speciale dei Calibro 35 dedicato al maestro Morricone: non solo una semplice antologia di hit ma un omaggio quasi filologico alle tante anime di una della supreme fonti di ispirazioni del band. E si solcano i mari di mezzo mondo coi racconti in rima di Murubutu, figura atipica e ibrida – come piace a JRF – in bilico tra hip hop e letteratura: un aedo militante, un po’ rapper e un po’ professore. I Nu Genea sono ormai una certezza col loro cocktail di ingredienti mediterranei ma per l’occasione si portano dietro anche dei graditissimi giovani ospiti, decisamente da scoprire: le Los Bitchos uniscono funk e punk ad una matrice di cumbia psichedelica – ve li immaginate dei Khruangbin più esotici e festaioli?! Mad Professor invece è un ambasciatore del suono giamaicano del mondo: arcinote le sue collab con due pesi massimi come Lee Scratch Perry e Massive Attack, porterà in riviera il suo bagaglio pressoché infinito di perle reggae-dub. In mezzo, ovviamente, tanti dj set per tutti i gusti che faranno andare in tilt Shazamm, le miscele d’autore di Genova Gourmet Bartender e la possibilità di campeggiare in maniera super confortevole con l’opzione glamping. Io mi ci tuffo, voi?

Cultura

Biennale Teatro | Fino al 3 Luglio | Venezia (VE)

In Biennale Teatro quest’anno è il rosso a dominare la scena. Che sia riferito a un tappeto, a delle poltrone, al sangue, alla lotta o alla politica il 50° Festival Internazionale del Teatro si svolgerà dal 24 giugno al 3 luglio 2022, sotto la direzione di Stefano Ricci e Gianni Forte. ROT è il corpo che si fa vita, e che diventa tramite di messaggi ed emozioni. Il programma annovera oltre alle “leonesse” Christiane Jatahy e Samira Elagoz; Belova/Iacobelli, Caden Manson/Big Art Group e Yana Ross. Gli ultimi giorni di Festival, equivalenti ai primi di luglio, vedono sui palchi dell’Arsenale Milo Rau con “La reprise. Histoire(s) du théatre (I)”, Peeping Tom e il duo Deflorian/Tagliarini con uno spettacolo nostalgico. Insomma, un luogo in cui andare per riflettere, osservare guardandosi dentro, immergersi nello spazio del sentire.

 

Live Works Summit | 1 – 3 Luglio | Dro (TN)

È sorprendente il modo in cui le Dolomiti riescono più di altri a reagire e a costellare il loro territorio di progetti culturali e artistici di grandissima ricerca e qualità, riqualificando alcune delle architetture più particolari e in disuso. In questo caso parliamo di Centrale FIES, centro di ricerca delle pratiche performative contemporanee situato all’interno di una centrale idroelettrica di inizio novecento, avviato nel 1999 e oggi grande punto di riferimento per la sperimentazione. Con queste premesse si apre la nuova edizione di Live Works Summit, rappresenta il momento di restituzione aperto al pubblico del periodo di residenza dedicato all’approfondimento pratico e teorico dei confini delle arti performative. Una tre giorni di performance, talk, proiezioni e installazioni per mostrare uno spaccato del panorama dei linguaggi performativi potenziati dall’ibridazione con altri media. Come il mondo parallelo di Philippe Quesne (1 luglio) che porta in scena Farm Fatale o i linguaggi poetici di Giulia Crispiani (3 luglio) e di ALOK; le perfomance sono di Ivan Cheng o le proiezioni di Silvia Rosi.

 

NOMADIC SCHOOL | 2 – 3 Luglio | Rifugio Vajolet (TN)

Non siamo soli e non siamo isolati, ma per natura siamo un insieme di connessioni, radici, diramazioni, possiamo usare il termine che più ci aggrada ma il concetto non cambia ed è innegabile. Ma soprattutto questi prolungamenti e punti di contatto con l’intero contesto, hanno bisogno di cura per restare fluidi e assecondare i nostri bisogni di mutevolezza. Little Fun Palace si è da sempre messo in marcia su questa strada e ha colto ogni sua deriva, con la sua piccola chioccia mobile ha portato il teatro lontano dai suoi vincoli e dentro la vita dell’essere umano. Anche questo’anno la piccola roulotte di OHT [Office for a Human Theatre] – studio di ricerca del regista teatrale e curatore Filippo Andreatta – torna a ospitare la Scuola Nomadica (Nomadic School), un progetto che sperimenta diverse possibilità di apprendimento e condivisione del sapere attorno alle arti performative. Quest’anno i partecipanti saranno totalmente immersi tra le vette dolomitiche – ospitati nel Rifugio Vajolet alle Torri del Vajolet nel Gruppo del Catinaccio – a riconsiderare la propria centralità e perifericità attraverso workshop, performance, camminate e incontri. Tra i mentori il percussionista Enrico Malatesta, l’artista Chiara Pagano, il glaciologo Christian Casarotto, il collettivo Industria Indipendente, la spatial designer Gabriella Mastrangelo, l’antropologo Annibale Salsa, la danzatrice e coreografa Stefania Tansini, il curatore Daniel Blanga Gubbay, la film-maker Rugilė Barzdžiukaitė e il musicista e sound designer Davide Tomat. Pronti a partire?

 

Sapore di Mare | 1 – 10 Luglio | Forte dei Marmi (LU)

L’arte non va mai in vacanza. O meglio, lo fa a modo suo: riapre la Summer Beach più artsy di sempre nella location più cool che esista: Forte dei Marmi. Con la brezza cristallina tra i capelli e i cristalli di sale sul bordo del Margarita, l’arte si riversa sulla spiaggia trasformando il bagnasciuga nel place to be del jet-set culturale per una serie di mostre, incontri, talk tra galleristi, collezionisti, artisti, e tutti coloro che hanno voce in capitolo. La magia di Sapore di Mare non può essere organizzata da altri che da Salotto Studio, che per questa edizione hanno coinvolto alcune delle gallerie del momento del panorama contemporaneo: Castiglioni Milano / Damien and The Love Guru / Emalin / F2T Gallery / Galleria Federico VavassoriLeila Greiche / LUPO / numeroventi / Sans Titre / suns.works / Tarsia Naples.

 

Santarcangelo Festival | 7 – 10 Luglio | Santarcangelo di Romagna (RN)

Chi frequenta Santarcangelo lo sa bene: il festival senza la Piazza non esisterebbe. Da lì passa l’essenza di una manifestazione che si offre volta nell’impresa di proporre un racconto multidisciplinare e polifonico del presente. Ecco allora il simbolo della 52esima edizione: una grande tavola rotonda di 12 metri di diametro su Piazza Ganganelli, attorno alla quale sedersi, ascoltarsi, assistere allo scorrere del festival. Oltre 40 le artiste, artisti, gruppi e compagnie scelte dal nuovo direttore artistico Tomasz Kireńczuk tra performing art, teatro, danza e musica. Molto forte sarà la presenza della prospettiva femminista e di tante artiste, a partire dalla portoghese Mónica Calle che in Ensaio Para Uma Cartografia porta nel Parco Baden-Powell dodici ballerine non professioniste mettendo alla prova i loro corpi nudi nella ripetizione ossessiva dello stesso passo. Il progettone Bright Room (ribaltamento delle dark room) celebra invece la queerness cambiando per dieci giorni il volto del SupercinemaMom, I* am no longer Black (il 16) della mozambicana Marilú Mapengo Námoda indaga la relazione con la natura un rituale funebre di 9 ore in uno stato di trance. Il corpo è ovviamente l’elemento onnipresente, in particolare nel solo coreografico di Catol Teixeira la peau entre les doigts. E poi la politica come nei lavori di Igor Shugaleev, Léa Drouet, Calixto Neto, Ntando Cele. Torna infine la programmazione notturna di Imbosco, il tendone tra gli alberi ai piedi del Parco Cappuccini, i cui party e concerti sono curati da Chris Angiolini di Bronson Produzioni.

 

Simposio | 7 – 10 Luglio | Borca di Cadore (BL)

Cosa c’è oltre la fine? C’è vita oltre il realismo capitalista? Quali futuri e quali pratiche collettive alternative è possibile immaginare per ridisegnare il domani? A queste domande cerca di dar una risposta da diversi anni Simposio, iniziativa, anzi, “rituale di riconnessione e attivismo culturale”, a cura del collettivo romano NONE e Scuola Open Source, che una via (di fuga) già la traccia nel sottotitolo di questa edizione 2022: “Non è la fine del mondo”. Dopo il passaggio nel 2021 dallo spazio milanese BASE, questa estate, dal 7 al 10 luglio, si ritorna nell’incredibile (e utopico) villaggio Eni di Borca di Cadore, tra le montagne del bellunese, per una quattro giorni di incontri, meeting, talk e workshop, impreziosita da performance artistiche e musicali. Per la musica, in programma una bella selezione di act italiani, tra elettronica, suggestioni occulte e viaggi psichedelici, che da sola vale quanto un festival musicale con tutti i crismi. In line up Blak Saagan, Dottor Pira, Electro Organic Orchestra, Eva Geist, Mombao, None Collective, Nziria, Omega Mai, Guido Segni, Sense Fracture, Maria Torres, Train to Eltanin. La dimensione artistica vedrà protagoniste installazioni firmate da Guido Segni, Dottor Pira, Electro Organic Orchestra e Maria Torres; completano il programma quattro workshop – “PROPAGANDA GAME”, a cura de La Scuola Open Source, “DATA MEDITATION” a cura di Nuovo Abitare, HYPERSTITIONAL COMPASS a cura di Clusterduck e “MOLECULOCRACY” a cura di Institute of Radical Imagination – e “All’Arme”, storie e pratiche dalla fine del mondo raccontate dai rispettivi protagonisti.

 

Orestiadi | 8 Luglio – 10 Agosto | Gibellina (TP)

La Sicilia è potente, marchiata di quel tipo di bellezza che solo la complessità sa generare. Ed è in questo territorio infatti che sorge un luogo iconico e struggente come Gibellina, nuova e vecchia, che ha accolto le arti sulle tracce di un dolore insanabile, per poi rigettarle e trasformarle. Qui, tra il Baglio Di Stefano e il Cretto di Burri si apre la stagione teatrale estiva de Le Orestiadi, il palinsesto che da 41 anni accende la memoria e il passato di questa cultura. E proprio “se la memoria ha futuro” è il tema di questa edizione, che apre con un omaggio a Pier Paolo Pasolini per poi muoversi tra linguaggi teatrali più storici a voci nuove e contemporanee per chiudere sull’indescrivibile Cretto di Burri con due spettacoli importanti: Orazione per Falcone e Borsellino nel giorno di San Rocco di Salvo Licata e Sani! di e con Marco Paolini.

 

Videocittà | 20 – 24 Luglio | Roma (RM)

Visto il caldo di questi giorni sarebbe stato bello pensare di poter addomesticare il sole e racchiuderlo in una rete metallica per renderlo controllabile e quindi più innocuo, un po’ come fece – con tutti altri intenti e significati – Olafur Eliasson alla Tate qualche decina di anni fa. Ci “accontenteremo” della strabiliante luna ideata dallo studio multidisciplinare fuse* che per tutta la durata di Videocittà sarà allestita all’interno del Gazometro: una sfera sospesa con un diametro di 20 metri, proiettata su 360°, visibile gratuitamente da gran parte del territorio urbano. “Luna Somnium” è un buon riassunto di quello che sarà la rassegna ideata da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich: da un parte la “tradizionale” esplorazione delle frontiere dell’audiovisivo, dei linguaggi e degli immaginari del futuro, dall’altra lo sviluppo di un concetto di transizione che riesca a coniugare due mondi apparentemente agli antipodi: natura e tecnologia. Programma molto fitto quindi, che vedrà alternarsi performance audio/video come quelle di Franz Rosati, Maotik, Daito Manabe, Mimesi, Max Cooper, a concerti e dj set più classici come quelli di Mokadelic, Joan Thiele, Mace e Sick Luke; una mostra dedicata agli NFT (Esteban Diacono, Extraweg, Scorpion Dagger tra i portagonisti principali); una rassegna di videoarte curata Damiana Leoni e Rä di Martino con lavori di Wu Tsang, Monica Bonvicini, Keren Cytter, Rosalind Nashashibi, Zineb Sedira, Ada M. Patterson, Hassan Khan, Elisabetta Benassi, Hilario Isola e Enrico Ascoli. Poi ancora talk e una sezione Kids in cui si cimenteranno anche artisti come Ultravioletto e Michael Zemel. Il futuro arriva anche in estate.

 

Crossings | 17 – 24 Luglio | Belmonte Calabro (CS)

E se la ricerca sullo sviluppo urbano e sociale, sulle nuove forme dell’abitare, non partisse dai grandi think thank cittadini, dalle fondazioni, dalle start up metropolitane, dai palazzi delle istituzioni, ma dalla costa tirrenica cosentina? La Rivoluzione delle Seppie (iper-collettivo di professionisti nomadi e creativi in cui confluiscono l’associazione Le Seppie, Orizzontale e la London Metropolitan University) da diversi anni sta tentando questa via, stabilendo il suo quartier generale a Belmonte Calabro, comune semi montano sulla via dello spopolamento, detentore di uno di quegli aggregati urbani acefali e senza progettazione nati dopo la Seconda Guerra Mondiale che rispondono al nome di “marina”. Proprio da qui partirà l’edizione 2022 del festival, in particolare dal mercato comunale di Belmonte Marina, edificio costruito e mai utilizzato. Il collettivo Orizzontale lavorerà sul perimetro che va dal mercato al mare per trasformarlo in una nuova piazza, Claudio Morelli guiderà un workshop centrato sul concetto di “modern-local-media”, mentre i bolognesi Cheap lavoreranno a un progetto di arte pubblica su poster. Cercasi abitanti dai confini dinamici, per “sformarsi sul territorio” e far nascere nuove configurazione collettive e aperte del vivere.

HANNO CONTRIBUITO AI TESTI: SALVATORE PAPA, NICOLA GERUNDINO, GIULIO PECCI, TOMMASO MONTEANNI, ANNIKA PETTINI, LORENZO GIANNETTI