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Il meglio della Torino Art Week 2022

Che cosa fare durante la settimana più attesa dell'anno tra messaggi sociali, musica e arte contemporanea

Scritto da Giulia De Sanctis il 2 novembre 2022

In questo 2022 la Città di Torino, spinta anche dal vento dell’Eurovision e delle ATP Finals, è stata caratterizzata da eventi di ogni sorta: dai festival estivi ritornati alle capienze del 2019 pre pandemico, alle manifestazioni gastronomiche e non, fino ad arrivare alla Torino Art Week che si svolgerà tra Halloween e i primi giorni di novembre. E davvero gli è sfuggita di mano la situazione, la città è letteralmente invasa di cose da fare, tra arte, musica e la fiera, bisogna arrivare preparati e carichi. Noi ovviamente ce l’abbiamo messa tutta per scremare la crema ma anche solo arrivare in fondo alla guida richiederà una certa dedizione. Non spaventatevi, la cosa fondamentale è che a Torino la cultura non si disidrata mai.

Le luci della settimana dell’arte torinese si sono letteralmente accese con l’inizio ufficiale di Luci d’Artista che, per il venticinquesimo anniversario all’insegna della sostenibilità e rassicurando sul basso impatto energetico che avrà il museo a cielo aperto, ha inaugurato tre nuove opere di Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi. E sempre a cielo aperto ma quasi tra le nuvole, le nuove installazioni per la Pista 500 di Pinacoteca Agnelli sul tetto del Lingotto, di Liam Gillick, Marco Giordano, Nan Goldin, SUPERFLEX.
E se la modalità capillare è l’approccio dell’arte verso la città, quest’anno arriva anche la nuovissima Diffusissima che, senza guardare in faccia l’inflazionato superlativo torinese, ha portato l’arte contemporanea negli spazi cittadini come bar e negozi creando sinergie tra artisti e attività commerciali. Insomma, vi imbatterete in cose anche sbevucchiando e mangiucchiando.

In attesa del weekend clou – dal 4 al 7 novembre – diverse realtà hanno già inaugurato le loro esposizioni: è il caso della mostra da Dr. Fake Cabinet Interno 11, in cui saranno esposte le piccole polaroid dallo sguardo complice e sincero di Lady Tarin, e di E se domani non torno, brucia tutto, mostra di Sebastiano Impellizzeri da Société Interludio, un’ottima occasione per poter festeggiare i suoi ormai quattro anni di attività negli spazi di piazza Vittorio Veneto.
Anche Associazione Bastione, nata nel 2017 dalle menti di 11 artisti dapprima negli spazi del Bastione San Maurizio e poi spostatosi sulla collina torinese a Villa Rey, è diventata parte integrante della proposta culturale a realtà artistiche contemporanee torinese; per la Torino Art Week presenta PER PIRUZ, mostra personale di Mohsen Baghernejad Moghanjooghi.
Mucho Mas! espone la prima personale dell’artista Eva Kreuger Exploring The Living Studio in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia -, nella quale la Kreuger (da non confondere con Kruger) lavora su sculture e installazioni in continua evoluzione, mentre Almanac Inn propone Your Storm Our Dew dell’artista Cleo Fariselli, fresca della mostra Veneri alle OGR, nella quale si occupa del topos del contemporaneo e paradigma che scandisce il nostro presente, l’emergenza come stato di normalità. E poi la Fondazione Merz, attualmente impegnata con l’ultima settimana del 27° Festival delle Colline Torinesi, presenta per la Torino Art Week la mostra Alert di Michal Rovner, un’esperienza immersiva che affonda le radici nella pratica dell’artista israeliana, evocando le tematiche e le pratiche affinate dalla Rovner negli anni.

Su queste queste anticipazioni e scalpitii, ha inizio la ventinovesima edizione di Artissima Art Fair che, a un passo dal trentennio e con il subentro di Luigi Fassi come direttore artistico, parte solidamente sempre all’Oval Lingotto di Torino, con un parco gallerie da ritrovare, scoprire, approfondire.
Quest’anno tra i progetti speciali troviamo il sempiterno dialogo con Jaguar con uno stand immersivo che coinvolgerà il pubblico in un’esperienza immersiva che racconta la trasformazione del brand. Inoltre ci sarà la promozione della presenza della filosofa americana L.A. Paul, autrice del saggio Transformative Experience, che sarà protagonista di un talk al Meeting Point della Fiera approfondendo il concetto della transformative experience nel mondo dell’arte.
Altro progetto speciale che ci riserva Artissima è il Torino Social Impact Art Award, progetto che favorisce talenti emergenti dal background multiculturale e migratorio: per l’occasione i due vincitori della terza edizione, Federico Pozuelo (Madrid, 1992) e Natália Trejbalová (Košice, Slovacchia, 1989) sono stati ospitati a Torino presso la cornice di Combo, guidati e supportati da Treti Galaxie Matteo Mottin e Ramona Ponzini, per realizzare due opere video ispirate al tema del bando 2022 Ribellioni e rinascite: il potenziale creativo del confronto. Una vera e propria riflessione sul tema del conflitto sociale nelle sue diverse sfaccettature e forme latenti.

Il 3 novembre è la data calda e accalcata di questa Torino Art Week: inaugurano anche le sorelle minori di Artissima – la cui maggioranza è riuscita e non cedere al famoso superlativo – The Others Fair a Torino Esposizioni, Flashback Habitat nella sua nuova location in corso Giovanni Lanza nella pre-collina torinese e Paratissima Circus alla Cavallerizza Reale.
Cavalcano l’onda della settimana, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che inaugura ben quattro mostre, di cui è consigliabile prendersi tutto il giorno per poterle visionare al meglio: Air Pressure (A diary of the sky) di Lawrence Abu Hamdan, Eyelids, Towards Evening di Victor Man, Backwards Ahead con opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo e Liquid Transfers di Diana Policarpo, vincitrice dell’Illy Present Future Prize Exhibition 2021.
La GAM propone Hic sunt Dracones, mostra che si compone di due percorsi intrecciati: quello dell’artista Chiara Camoni e quello del collettivo Atelier dell’Errore. Due storie artistiche molto diverse che si fronteggiano e si rispondono l’una all’altro creando una sorta di duello curato da Elena Volpato. 

Nella cornice di Artissima, il PAV – Parco d’Arte Vivente dedica una mostra alla grande artista Regina José Galindo Tierra, focalizzandosi sui modi in cui ogni suo contatto con gli elementi naturali vada a letto in chiave intersezionale e militante. Mentre di critica sociale è Inverso Mundus, la mostra da Recontemporary di AES + F che racconta dell’apocalisse tragicomica che stiamo attualmente vivendo tra crisi climatica, sociale ed economica tra sfruttamento e disparità di genere.
Il 5 novembre sarà possibile vedere la performance di Luca Bosani da Osservatorio Futura, che presenta la sua mostra personale presso lo spazio espositivo di via Carena 20 C0036: L’Arcobaleno Rovesciato a cura di Federico Palumbo e Francesca Disconzi, e visitare la mostra The Mountain Touch al Museo Nazionale della Montagna, in cui ci saranno opere di 14 artisti italiani e internazionali in dialogo con una narrazione scientifica a cura di Federica Zabini e Francesco Meneguzzo, ricercatori presso l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale per le Ricerche.
Tutta questa torinosità vi sta soffocando? No problem, potete mettere il naso fuori e sporgervi fino a sua maestà il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che per l’occasione propone sei opere immersive di Olafur Eliasson (per chi non lo conoscesse: è pazzeschissimo) che possono fungere da preludio alla mostra del Palazzo Strozzi a Firenze o come postludio nel caso si sia già vista.

Nel frattempo inizia a echeggiare la musica sperimentale del C2C Festival nella Sala Fucine delle OGR Torino che, alternandosi con il Lingotto Fiere, festeggerà per quattro giorni il suo ventesimo anniversario con trentacinque artisti di quattordici nazionalità tra ritorni e debutti. Sempre nelle sue grandi navate sale l’hype per l’attesa mostra di Arthur Jafa RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON nella quale le opere dell’artista mettono in discussione alcuni assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali attraverso esperienze cinematografiche e immersive. Ci sarà inoltre il 4 novembre sera una performance musicale con Jason Moran, Melvin Gibbs e Okkyung Lee.

Ma come sapete la musica ha un ruolo fondamentale in questa città e durante la settimana dell’arte letteralmente esplode (e con grande orgoglio troviamo sui palchi tanti artisti che hanno solcato le pagine e gli eventi di Zero in mezza Italia): infatti, oltre al nostro C2C che risuonerà all’interno di Lingotto Fiere già in sold out da diverso tempo, Torino si anima con serate in ogni dove. Ritorna il TUM x The Others con il programma The Others Sound: quattro appuntamenti che vedranno dj di fama internazionale in consolle per un viaggio tra l’elettronica e il jazz. All’Azimut GENAU presenta la versione XXL del suo format ricca di proposte artistiche e musicali, al CAP10100 continuano i festeggiamenti per il decennale di Gli eroi non escono il sabato, disco di esordio di Nicolò Carnesi, il Magazzino sul Po ospita gli Addict Ameba, dieci musicisti che provengono dal mondo afro, jazz, psych, punk e latin e lo Spazio 211 ospita la dodicesima edizione del LIVE/FOR/LIFE (Punk vs cancer), festival benefit che raccoglie fondi a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo (TO).
Il Bunker si prepara a fare after dall’alba a mezzogiorno con LA NOTTE AL MATTINO con elettronica, leftield dance e dub a colazione con ospite Katatonic Silentio, esploratrice delle profondità elettroniche, artista e producer.

Sempre parlando di colazioni, se si preferisce qualcosa di più rilassante c’è l’iniziativa di TAG – Torino Art Galleries Art Coffee Breakfasts si potrà prendere un caffé presso le diciotto gallerie associate durante i giorni di Artissima. La sera del 5 novembre si terrà inoltre la consueta Torino Art Galleries Night #25 con il prolungamento fino a mezzanotte delle aperture degli spazi espositivi, peccato che non si possa dormire nelle gallerie per essere già pronti per la colazione!

Insomma, se siete arrivati vivi fino a qui siete degli eroi! Perché Torino si sta risvegliando e tra le sue colline rosseggianti e la sua anima underground, ribelle e un po’ raver , saprà regalarci emozioni primordiali che ammettiamolo, tutti tesi e tirati come stiamo, ci servono un bel po’.