Ad could not be loaded.

Incroci di Civiltà

Per quattro giorni, dal 3 al 6 aprile, Venezia è crocevia di storie, opinioni e culture da tutto il mondo.

Scritto da L.R. il 2 aprile 2019

lo scrittore cinese Su Tong

Giusto il tempo di chiudere il sipario sulla nona edizione del Ca’ Foscari Film Festival che è già ora di rimettersi in moto, tra calli e campielli, all’inseguimento delle tappe fondamentali del festival letterario internazionale Incroci di Civiltà. A farsi promotore di questo format, giunto alla sua dodicesima edizione, anche in questo caso, è l’ateneo veneziano, in collaborazione con il Comune, Bauers Venezia, i Musei Civici e la storica casa editrice Marsilio. Dal 3 al 6 aprile 2019 si incontreranno a Venezia ventotto scrittori provenienti da diciannove paesi. Come ben esprime il titolo, Venezia si conferma, anche grazie a queste iniziative, un luogo privilegiato di confronto, nel quale si incrociano vite, opinioni e culture. L’apertura del Festival è in programma mercoledì 3 aprile al Teatro Goldoni con Jonathan Coe. Ecco un sunto del cartellone complessivo.

Giovedì 4 aprile
Alle ore 9.30 in Auditorium Santa Margherita si incontra Su Tong, uno dei più noti scrittori cinesi. Di lui citiamo Lanterne rosse (Feltrinelli) da cui è stato tratto l’omonimo film del 1991 del regista Zhang Yimou e il recente La casa dell’oppio (Libreria Edizioni Orientalia).
Alle 11.30 l’incontro con Igor Vishnevetsky poeta, romanziere e regista russo. Alle 14 ad incrociarsi sono anche le arti: l’islandese Sjón, infatti, poeta, librettista e paroliere, è l’autore di alcuni dei testi più famosi della cantante Björk. Alle 16.00 si terrà l’incontro Art and Science Collaboration con Karin Andersen, ecclettica artista tedesca nell’ambito video/film/animazione e Roberto Marchesini filosofo, etologo e zooantropologo.
Il pomeriggio continua alle 18.00 con il pluripremiato poeta e scrittore spagnolo Manuel Vilas, alle 21.00 ci si sposta al Teatrino di Palazzo Grassi, per un dialogo con Guadalupe Nettel, tra le più promettenti autrici latino-americane, cresciuta tra il Messico e la Francia, autrice del romanzo El huésped (2006) del Corpo in cui sono nata (Einaudi) e Quando finisce l’inverno (Einaudi).

Venerdì 5 aprile
Sul palco dell’Auditorium Santa Margherita, alle ore 9.30, si incrociano Jacqueline Bishop autrice giamaicana di saggi, romanzi e poesie oltre che affermata artista visiva; Jean Flaminien, poeta francese che attualmente vive in Spagna; l’americano Aaron Poochigian, apprezzato classicista e traduttore di Saffo e Apollonio; Marija Stepanova poetessa, saggista e giornalista russa. Alle ore 12.00 il secondo round con il poeta lituano Eugenijus Ališanka; l’autore tedesco Carl-Christian Elze e Chris Mann, sudafricano, fondatore del Wordfest, un festival nazionale delle lingue e delle letterature sudafricane.
Alle 15.00 incontro con Fiona McFarlane (Australia) e Francesco Targhetta (finalista del Premio Campiello 2018 e vincitore del Premio Berto 2018).
Sempre all’Auditorium Santa Margherita, ore 17.30, si punta verso nord con Mikael Niemi uno degli autori più amati e letti in Svezia di cui è uscito nel 2018 in Italia il romanzo Cucinare un orso (Iperborea) e il romanziere islandese Jón Kalman Stefánsson.
La terza giornata del Festival termina con due sessioni parallele: al T Fondaco dei Tedeschi alle ore 21.00 con l’incontro tra la scrittrice cilena Paulina Flores (vincitrice del Premio BAUER – Giovani) e Igiaba Scego (autrice della scuderia Marsilio); a Palazzo Trevisan degli Ulivi alle ore 21.00 lo svizzero Arno Camenisch converserà con la traduttrice Roberta Gado.

Sabato 6 aprile
Per la mattina di sabato 6 aprile Incroci di civiltà si sposta alla Fondazione Querini Stampalia. Alle ore 9.30 sarà presente Mostafa Ensafi, giovane autore iraniano, in realtà ingegnere, che scrive romanzi. Alle ore 11.15 gli autori svizzeri Alexandre Hmine (vincitore del Premio svizzero di letteratura 2019) e Michelle Steinbeck (scrittrice, curatrice e giornalista svizzera) dialogheranno con Yari Bernasconi. In sessione parallela, alle ore 11.00, Melania G. Mazzucco sarà protagonista di IAS – Interrogatorio Alla Scrittura, un evento letterario ospitato all’interno del Carcere femminile della Giudecca (Venezia) condotto da donne in stato di detenzione e aperto alla cittadinanza. Per una volta, saranno le donne detenute a “interrogare”. La Mazzucco vincitrice del Premio Strega nel 2003 con Vita (Rizzoli), e del Premio Comisso nel 2009, ha compiuto incursioni nel cinema con Un giorno perfetto (Rizzoli), da cui il regista Ferzan Özpetek ha tratto l’omonimo film. All’incontro potranno partecipare tutte le donne detenute e un gruppo di 50 cittadini che si sono iscritti e che hanno ottenuto i permessi dall’amministrazione del carcere.
Non finisce qui alle ore 14.00 il nuovo Ocean Space alla Chiesa di San Lorenzo ospita un focus su clima e acqua con la scrittrice norvegese e sceneggiatrice per la tv, Maja Lunde che presenterà La storia dell’acqua (Marsilio), il secondo libro nella prevista quadrilogia sul clima. Il suo primo romanzo, La storia delle api (Marsilio) pubblicato in 32 paesi era rimasto per mesi ai vertici delle classifiche, non solo in Norvegia. Questo incontro è in collaborazione con TBA21-Academy.
Alle ore 16.00 all’Auditorium Santa Margherita, sarà la volta di Melania G. Mazzucco e Ilija Trojanow autore tedesco di romanzi, saggi e libri di viaggio di grande successo in Germania e Austria, tradotti in più di 30 lingue. Gran finale all’Auditorium Santa Margherita alle 18.00 con Daniel Pennac che converserà con Pietro Del Soldà.