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La guida di ZERO ai festival di luglio in Italia

Scritto da La Redazione il 29 giugno 2023
Aggiornato il 5 luglio 2023

Secondo appuntamento della guida dei festival di ZERO, che una volta al mese ci ricorda dove fare il pieno di brain soul food per combattere la routine settimanale. Luglio è un po’ il mese di warm up delle ferie, dove prendere e partire appena si ha un momento libero, iniziando a pregustare un lungo periodo di pausa mettendo i piedi a mollo in un fiume, un lago o al mare, tutte opzioni ben presenti all’interno di questa guida. Dalla Sicilia fino al Trentino, tantissime occasioni per scoprire nuovi paesaggi e bellissime location pronte ad ospitare concerti dj set e performance dei vostri artisti preferiti, o di quelli che non conoscevate. A voi la scelta.

 

FUORIFESTIVAL | 23 giugno – 9 luglio | Spoleto (PG)

Con una lunghissima programmazione per più di due settimane piene di momenti dedicati alla musica e alle arti performative, il FuoriFestival rappresenta dal 2015 lo spazio dedicato alla sperimentazione delle arti multidisciplinari nella fuori-programmazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Diviso in due location, attorno alle quali si strutturano setting curati ad hoc per le performance che vanno ad ospitare, la terrazza del Meeting Point e Casa Menotti diventano la cornice armonica per una serie di act con uno sguardo che volge al futuro e all’avanguardia della musica di stampo elettronico, con una line up piena di artisti in arrivo da diverse province della nostra penisola: Sister Effect, Atoloi, Francesca Heart e Tadleeh dalla capitale lombarda; Gang of Ducks Soundsystem, XIII e Luce Clandestina per la quota torinese; da Roma invece Tamburi Neri, Marco Folco e Rawmance e non solo; Giesse e Marco Ragni conterranei del festival. Poi ancora Lamusa II, Panoram, Sara Berts, Marta de Pascalis e tanti altri artisti pronti a spargere onde sonore per il panorama spoletino. Insomma, per gli amanti del ballo e della sperimentazione, l’occasione perfetta per programmare una punta in centro Italia.

 

LOST | 30 giugno – 2 luglio | Fontanellato (PR)

Ci sono volute due edizioni per farmi accorgere che il nome LOST, oltre ad essere un chiaro riferimento alla location del festival, è l’acronimo di Labyrinth Original Sound Track; me ne è bastata una per capire che è uno dei festival più particolari e diversi in circolazione: a partire da una location unica nel suo genere passando per una line up dagli act più d’avanguardia a quelli più affermati, il festival del Labirinto della Masone si è preso in poche edizioni un posto di diritto tra le manifestazioni più interessanti in circolazione. Nomi pesanti dal panorama internazionale per chi ricerca il ballo e l’adrenalina, come The Bug feat. Flowdan, i Giant Swan, Objekt e DJ Python, passando per live act più incentrati su ascolto e sperimentazione, come Vica Pacheco, Altofuero e Daniela Lalita. Anche tantissimi nomi made in Italy che non son da meno, tra parte performativa con Ruben Spini, Enrico Malatesta e il collettivo Sant3 Molest3, e dj set più d’impronta dance, come Vipra e Aitch, sempre con un tocco e una cura che ci si aspetta da un vero selector. Consiglio vivo: non sottovalutate la mattina, momento magico nel labirinto.

 

PERGINE FESTIVAL | 1 – 15 luglio | Pergine Valsugana (TN)

 Le montagne sono nate palcoscenico, hanno la capacità di essere accoglienti sipari, difficili interlocutori, magnifici ascoltatori. Custodiscono il passaggio delle arti e le lasciano esprimere, forse è per questo che sempre più spesso i festival vi trovano casa. Ma il Pergine questa scelta l’ha fatta anni or sono, rendendo il Trentino il suo sipario. Che anche quest’anno si alza su un palinsesto accogliente, sperimentale e dedicato all’unione dello sguardo del pubblico, quello degli artisti e del paesaggio, sotto la nuova direzione di Babilonia Teatri (Enrico Castellani e Valeria Raimondi), per “un festival che sappia accostare, sovrapporre e intersecare linguaggi, generazioni e tradizioni diverse“.

 

ARTI VIVE | 4 – 9 luglio | Soliera (MO)

È sempre un sollievo sapere che ci sono piccoli festival di provincia che sopravvivono alle pandemie, all’inflazione e ai format sempre più orientati al profitto piuttosto che alle comunità. Arti Vive, a cui auguriamo lunga vita, è uno di questi. La sua caratteristica principale, oltre a poter fruire delle belle piazze di Soliera, è quella di riuscire a portare ogni anno poche chicche di grande valore che da sole bastano a spostare un pubblico che preferisce la qualità alla quantità. Quest’anno si tratta dei beniamini della stampa britannica Shame (il 4 luglio nella nuova venue dei Giardini Ducali di Modena), delle chitarrone dei The Brian Jonestown Massacre – fra i live rock’n’roll più belli di sempre – e dei tedeschi Notwist con il loro frullatore di indie ed elettronica, a cui si aggiungono Miss Gritt, cantautrice-produttrice koreana-americana e la tedesca CATT pronta al grande salto. E poi tanta musica italiana (Colombre, Generic Animal, Big Mountain County, Tristitropici e molti altri) e l’immancabile programma parallelo di spettacoli di teatro e performance artistiche.

 

MONINGA OPEN AIR FESTIVAL | 5 – 8 luglio | Villa Benvenuti – Formigine (MO)

Moninga è un’associazione che dal 2015 ha due obiettivi: finanziare progetti umanitari in Congo destinati a bambini malati, orfani e ragazze disabili vittime di abusi e promuovere la diffusione della cultura della solidarietà attraverso la musica. Moninga Open Air Festival, la rassegna organizzata dell’associazione a Formigine, serve a questo: destinare l’intero ricavato alla missione nella periferie di Kinshasa e creare un senso di comunità altruista in terra emiliana. La settima edizione, nella cornice di Villa Benvenuti, parte con il live di European Vampire – il progetto tagliente e chic di Lorenzo Sutto e Mark Ceiling – e il djset multigenere dell’artista e modella Oak9000 per proseguire nei giorni successivi con sonorità rituali di Mai Mai Mai, il talento di Yas Reven, i beat sincopati di Norf, il live di L I M, il set a sfumature trance della dj e producer canadese TDJ, la performance tra arte e tecnologia di Imaginary Part, la sperimentazione sonora di Ginevra Nervi e il djset energico di DJ MELL G. Tra luci sognanti e ricerca sonora uno scambio culturale, aperto e visionario.

 

SIMPOSIO | 6 – 9 luglio | Borca di Cadore (BL)

Un festival senza line-up o il materializzarsi di un utopia fatta di auto-espressione, “ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni”? Sarà tutta da scoprire l’edizione 2023 di Simposio, sempre a cura del collettivo romano NONE: nessuna scaletta, nessuna timetable, quest’anno tutte le attività verranno disegnate in base alla partecipazione attiva. Una comunità che esprimerà se stessa, un villaggio utopico animato da personaggi con caratteristiche, compiti e abilità. Un grande gioco di ruolo in cui tutti dovranno scegliere chi essere in base al contributo da offrire alla comunità, con ogni ruolo essenziale affinché il villaggio utopico sia felice – e non poteva esserci location migliore del Villaggio Eni di Borca di Cadore. Proprio nessuna certezza? No, qualcosa possiamo già dirlo: saranno presenti le ambasciatrici e gli ambasciatori del Simposio (Andreco, Valentina Tanni, Andrea Natella, Emanuele Braga, Jaromil, Valentino Catricalà, Aksioma); ci saranno quattro assemblee centrate su altrettanti temi (“Terra”, “Capitalismo”, “L’uomo e la macchina”, “Utopia reale”); il laboratorio di fabbricazione organizzato da artigiane e artigiani realizzerà un totem e altri manufatti simbolici da lasciare in dono al villaggio; infine, menestrelli e menestrelle intratterranno il villaggio con tre serate di musica, performance e live. La domenica mattina, come sempre, la chiesa progettata da Carlo Scarpa ospiterà una performance pensata ad hoc.

 

LARS ROCK FEST | 7 – 9 luglio | Chiusi (SI)

Chiusi è uno di quei paesi del Centro Italia (provincia di Siena) dove la vita scorre meravigliosamente lenta: si mangia bene, si dorme bene, c’è un centro storico ben curato e una grande campagna verde tutt’intorno. Per un weekend d’estate arriva anche della gran bella musica, specialmente se si è amanti delle chitarre, eccezionalmente a costo zero per il pubblico. Sì, tutto gratuito: tre giorni di live, dal venerdì alla domenica. Quest’anno l’apertura del venerdì sarà affidata al math-rock dal sapore tropical-psych degli And So I Watch You From Afar, accompagnati in apertura dai validissimi (e italianissimi) Leatherette; sabato di classiconi e lacrimoni con i Notwist; domenica si parte per lo spazio infinito (e lisergico e tossico) con i  Brian Jonestown Massacre, con le basettone di Anton Newcombe a indicare il cammino (e anche la strada per il casello autostradale lunedì mattina).

 

MISTICA SOUNDS FESTIVAL | 7 – 9 luglio | Roma (RM)

Da tempo nei confini romani mancava un festival con queste caratteristiche. Per arrivarci Mistica Sounds ha preso la rincorsa da lontano, con una serie di serate singole che ben lasciavano intravedere il DNA del progetto, fatto di un approccio ibrido all’elettronica e al clubbing: dominato dai toni scuri tipici di Roma ma allo stesso tempo completamente aperto ai suoni del mondo. Nello specifico all’esplorazione di quel Mediterraneo nuovamente tornato in auge negli ultimi anni ed ultimamente attenzionato molto anche dalle serate SUTH marchiate Nero, media partner dell’evento. Quindi ecco tre giorni di suoni sorprendenti immersi nel verde di una piccola oasi di pace al limitare di Roma. Tra live e dj set imperdibili: gli egiziani Abadir e 3Phaz, l’MC ugandese scuola Nyege Nyege MC Yallah, i tunisini Ammar 808 e Marwa Belhaj Youssef e una carrellata del meglio che la scena italiana ha da offrire.

 

SANTARCANGELO FESTIVAL | 7-16 luglio | Santarcangelo di Romagna (RN)

Quand’è il momento di dire basta? E cosa dovremmo invece desiderare maggiormente? Enough not enogh, titolo della 53esima edizione di Santarcangelo Festival esplora le possibilità semantiche dell’”abbastanza” provando a riunire attorno ai propri spazi condivisi nuove comunità immaginanti, in grado di proporre visioni alternative o, semplicemente, domande diverse. Il corpo è anche quest’anno il punto di partenza per un’indagine corale attorno ai temi del contemporaneo tra teatro, danza, musica, arte visiva e discipline trasversali. Corpo come strumento di liberazione come in Whitewashing di Rébecca Chaillon, Cutlass Spring di Dana Michel o blackmilk di Tiran Willemse; corpo che lavora come in SPAfrica di Julian Hetzel Ntando Cele, workpiece della lituana Anna-Marija Adomaityte o The Guxxi Fabrika, il progetto della cilena Cote Jaña Zuñiga pensato per Piazza Ganganelli. Tra le ospiti di rilievo anche Ana Pi, Ligia Lewis e Nach accanto a un gran numero di giovani performer nazionali e internazionali: Mélissa Guex, Jana Shostak, Harald Beharie, Chiara Bersani, Dewey Dell, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, Eva Geatti, ColettivO CineticO e molti e molte altre.

 

ORESTIADI 23 | 2 luglio – 5 agosto | Gibellina (TP)

Le Orestiadi non succedono in un posto qualunque, ma sono momenti di arte e spettacolo accolti tra le vene difficili di un luogo che è andato a pezzi e che, nonostante tutto, ancora fa fatica. E allora il teatro cola come un balsamo nel Cretto di Burri, luogo di memoria ma anche simbolo di magia, di elaborazione del dolore, passato e presente. A Gibellina esiste la contemplazione, le suggestioni e le emozioni e anche quest’anno le Orestiadi, sotto la direzione artistica di Alfio Scuderi, porteranno in scena la voce degli esclusi, la sapienza della notte, il potere delle favole e quello delle fughe. Arrivarci non è scontato ma andarci è necessario.

 

ELEMENTI | 7 luglio – 13 agosto | Bassa Romagna

Nonostante tutto, Elementi tiene botta e porta la sua indagine sulla ricerca sonora contemporanea in alcuni luoghi incredibili della Romagna. Per dirne solo alcuni: c’è l’aia della salina di Cervia con i suoi grandi cumuli di sale simili a “ghiacciai” che creano un paesaggio lunare, il piccolo aeroporto di Lugo, la Casa del Diavolo e dell’Agnese di Alfonsine (casa colonica della fine dell’Ottocento set del film  L’Agnese va a morire): tutti luoghi incredibili che le associazioni MU e MAGMA avevano già scelto come palcoscenici naturali per il loro festival gratuito e itinerante e che sono poi stati sconvolti (completamente o in parte) dalla disastrosa alluvione che ha colpito la Bassa Romagna. Motivo per cui ogni evento sarà dedicata a raccolte fondi specifiche. Dopo l’apertura del 4 giugno, si entra nel vivo a luglio con ospiti come Heith (Villa Orestina di Faenza, 7 luglio),  CTM e Puce Mary (Aeroporto di Lugo, 14 luglio, insieme all’intervento visivo Sunset in Bassa Romagna (after the flood) di Lorenzo Mason), Mengting Zhuo (Parco di Levante di Cesenatico, 16 luglio), Perila (30 luglio, Saline di Cervia) e si chiude il 13 agosto alla Casa del Diavolo e dell’Agnese di Alfonsine con Japan Blues Meets The Dengie Hundred, aka.Zato e Twoonky.

 

SINCE NEL BOSCO | 8 – 9 luglio | Lazio Luogo Segreto

Since ci ha preso gusto a stare nel bosco e quella che l’anno scorso è stata una grandiosa festa di compleanno (ricorreva il decennale della crew romana) potrebbe trasformarsi in un appuntamento ricorrente a cadenza annuale, che per comodità chiamiamo festival, anche se proprio festival non è. La location infatti è segreta e per partecipare è prevista una quota di sostegno tramite gofundme (https://www.gofundme.com/f/since-nel-bosco-89-luglio-2023). Sulla musica si va invece a scatola apertissima, con una pletora di selector e live act sparsi tra Roma e l’Europa. L’accesso alla festa, per questioni logistiche, sarà consentito solo sabato 8 luglio dalle ore 11:00 alle ore 18:00 (potete scrivere in DM o via mail per arrivi oltre questa finestra oraria); è prevista un’area free camping sotto gli alberi; tutto il beverage sarà curato da Fischio, mentre la cucina sarà affidata all’Azienda Agricola Janas con cibi naturali e bio. Siamo sicuro però che l’acquolina in bocca ve la faranno venire l’impianto firmato Tropic Disco Soundsystem e le selezioni musicali di Hugo Sanchez, Pierpanico, Maria Violenza, Bob Junior, Danish Dream, Isle, Nothus, Giesse, Banishsh, Brr, Bro Karl e degli host Equohm, Orree e Marc Mirk.

 

GAETA JAZZ FESTIVAL | 1, 12 – 16 luglio | Gaeta (LT)

Il Gaeta Jazz Festival è una delle sicurezze più piacevoli per chi ama i festival di medio-piccola dimensione ma dall’offerta internazionale e di qualità. Sono ormai quindici anni che nello splendido golfo laziale risuonano chiare le note dei musicisti massima espressione degli incroci del jazz ibrido contemporaneo. Quest’anno non fa eccezione: in mezzo alle splendide spiagge, i cibi meravigliosi e la sensazione di vivere un paesino in cui tutto è vicino, facciamo abbuffate di musica da paura. Punte di diamante di quest’anno sicuramente i concerti dei genietti londinesi Alfa Mist e Theo Cross ma anche le “nostre” superstar Rosa Brunello e Gianluca Petrella. Nel mezzo un’offerta variegata di dj set e progetti emergenti con l’immancabile appuntamento del piano solo all’alba su una terrazza vista mare, un sogno ad occhi aperti quest’anno garantito dalla classe di Domenico Sanna. Anteprima un paio di settimane prima con tutta la classe di Madison McFerrin.

 

DISORDER | 13 – 16 luglio | Oliveto Citra (SA)

Continua il certosino lavoro di impollinazione musicale del Disorder nell’area a sud di Salerno, che si tratti di mare (come lo scorso anno) o dell’entroterra collinare (come quest’anno). L’edizione 2023 del festival sarà ospitata dal piccolo borgo di Oliveto Citra, da cui si può decidere di godere durante il giorno dei vicini Monti Picentini o delle acque del Golfo (in entrambi i casi, ci sarà del gran cibo a ristorarvi). Dal pomeriggio poi spazio alla musica con quattro giornate che parleranno per lo più italiano, tranne per sabato 15 dove ritroverete le chitarre soniche di Thurston Moore (in formissima in questo tour) e le lacerazioni vocali di Jamie Stewart (Xiu Xiu). Tra gli altri nomi, Casino Royale (il 15), 24 Grana e la Rhabdomantic Orchestra (il 16).

 

VIDEOCITTÀ | 13 – 16 luglio | Roma (RM)

Alzi la mano chi non ricorda ancora con stupore e meraviglia la luna che pendeva dagli spazi del Gasometro, accesa lo scorso anno sempre in occasione di Videocittà dal collettivo fuse*. “Luna Somnium” quest’anno non ci sarà, ma un’altra installazione promette di lasciarci di nuovo senza fiato: “Mater Terrae“, un vortici di proiezioni firmato dallo studio Sila Sveta accompagnato dalle musiche di Mace. Suoni (elettronici) e immagini saranno il filo conduttore dell’intera rassegna, con interpreti di primissimo ordine che andranno dal collettivo romano None a The Blaze (in versione dj set), dal 4/4 del tedesco Dixon all’avant-pop di Lyra Pramuk, passando per gli italiani Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi. Completano il programma una rassegna di videoarte a cura di Damiana Leoni e Rä di Martino; la mostra collettiva “Futura” dedicata in particolare alla motion graphic, le performance di Nivva, Piove e l’ultimo capitolo del progetto “Black Med” firmato da Invernomuto.

 

ELECTROPARK | 14 – 16 luglio| Genova (GE)

Si sa, le città portuali hanno un’atmosfera diversa: un continuo via vai di flussi di persone che attraverso scambi momentanei ma continui riescono a contaminare in maniera a tratti permanente. Per il terzo weekend di luglio questo crocevia sarà caratterizzato da flussi di artisti pronti a contaminare con i loro differenti linguaggi sonori la città di Genova, in una cornice concettuale dove natura e tecnologia rappresentano la dicotomia di ibridazione tra mondi apparentemente distanti ma continuamente in contatto: è Hypernature il tema della dodicesima edizione di Electropark, che aiuta a trasmettere la vocazione multidisciplinare del festival e a far risuonare una serie di tematiche d’attualità, tra questioni di stampo sociale e climatico. In line up, una serie di nomi centrati per aiutare a trasmettere il concetto di Hypernature, tra i quali l’artista britannico James Holden, capace di rappresentare perfettamente attraverso il suo sound il connubio tra natura e tecnologia; il live AV di Valentina Magaletti, batterista italiana trapiantata a Londra; e ancora, l’arpista statunitense Mary Lattimore, Anthony Rother con la sua hybrid electro, la dj e produttrice francese Azu Tiwaline il cui marchio di fabbrica sono le sonorità tipiche del deserto africano. Questi solo alcuni artisti di una lineup pronta a far muovere i flussi di persone che passeranno da Genova questo weekend.

 

FEMINIST FUTURE 23 | 14-16 luglio | Dro (TN)

Riflettere è necessario, un bisogno che non possiamo più mettere sotto il tappeto, intriso di valori nuovi e di sguardi e di tempi diversi. C’è un momento in cui bisogna raccogliersi e con calma darsi modo di pensare, di deostruire il sapere e lasciar entrare nuovi orizzonti di possibilità. Percepire di cosa può aver bisogno chi è accanto a noi e immaginare forsennatamente un modo diverso e nuovo di fare le cose, tutte le cose. Per il terzo anno la Feminist Futures School presenta workshop e incontri che riscrivono le modalità in cui si trasmette il sapere e, soprattutto, chi lo trasmette e chi lo riceve. La scuola si apre con l’artista Mihaela Drăgan a cui farà eco la ricercatrice Sara Marchesi e continua con l’artista e performer Chiara Bersani, Muna Mussie e la curatrice Zasha Colah.

 

NEXTONES | 20 – 23 luglio| Oira (VB)

Prodotto da Threes Productions nell’orbita del più ampio programma di Tones Teatro Natura, Nextones arriva alla decima edizione ormai forte di uno storico che lo colloca tra i festival più interessanti in circolazione oltre che ovviamente di un zoccolo duro di affezionati. Una community vera e verace, che ama immergersi in maniera totalizzante nelle atmosfere e nelle pratiche di un festival che mette in dialogo clubbing e performance artistica a 360°, creando una particolare simbiosi col territorio della Val d’Ossola. Il weekend lungo del festival si apre il giovedì con la voce inconfondibile e al contempo difficile da catalogare dell’artista giapponese di casa a Londra Hatis Noit, che calerà rispettosamente la sua performance nel “grand canion piemontese” degli Orridi di Uriezzo. Poi, nel “Teatro Natura” di Oira Crevoladossola salirà in cattedra una maestro e pioniere della techno come Richie Hawtin, insieme ad altri sciamani elettronici come l’artista multidisciplinare nordica Courtesy, la producer polacca VTSS, il local hero Stenny, la certezza Lorenzo Senni e i progetti in combo tra Katatonic Silentio/Lorem e Paulo Arrais/Pontus Lidberg. Il viaggio prosegue dettato dalle percussioni di Valentina Magaletti nel progetto dub-oriented Holy Tongue, per chiudersi con il party per i 10 anni della Gang of Ducks. Insomma tutto presuppone di perdersi definitivamente tra i sentieri infiniti del dancefloor e di una valle ancora meravigliosamente selvaggia e imprevedibile. Un’oasi dove non prende il cellulare, il navigatore si confonde, lo spettatore assapora ogni passo.

 

ORTIGIA SOUND SYSTEM | 26 – 30 luglio| Isola di Ortigia (SR)

Pochi festival italiani hanno avuto l’exploit che ha avuto Ortigia Sounds System negli ultimi anni. Merito di una sinergia con il territorio quasi totale (e trattandosi di uno dei luoghi più belli d’Italia parliamo di un bonus non da poco) e di una direzione artistica che non ha mai smesso di fare ricerca, appoggiandosi ai trend più interessanti ma provando anche spesso ad anticiparli. Dopo l’edizione scoppiettante dello scorso anno, quest’anno OSS è chiamato alla conferma definitiva e risponde alla chiamata con l’edizione più ambiziosa di sempre. Due location in più (il ritorno dei boat parties e lo spettacolare Teatro Massimo Comunale) e una marea di artisti da ogni parte del mondo. Qualche nome per far aumentare la già altissima salivazione: Acid Arab, DJ Plead, BCUC, lo showcase di Hyperdub con Kode9, Scratchlacart e Ikonika, Lucrecia Dalt, la residenza curata da Valentina Magaletti e Nidia. Imperdibile.