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Roma festeggia Pasolini

Gli eventi per i cento anni dell'intellettuale nato a Bologna e adottato dall'Urbe

Scritto da Giulio Pecci il 8 marzo 2022
Aggiornato il 9 marzo 2022

Come uno schiaffo in faccia, la pandemia degli ultimi due anni ha fatto emergere fratture invisibili o, forse meglio, volutamente ignorate dalla società contemporanea. Le bolle spesso si sono rotte: litigate tra vaccini, misure per contenere il virus, politiche culturali e sociali che hanno sconquassato anche i gruppi più affiatati, gli amici, i collettivi. Ci ha costretto a prendere in esame dei livelli di lettura della realtà scomodi, a volte quasi terrificanti, confrontarci con gli opposti, spesso uscire dalla comfort zone. Per Pasolini questo era il pane quotidiano. La complessità di pensiero è stata la sua costante. Una tensione continua ad approfondire, scavare oltre la superficie e non adagiarsi sul primo livello di lettura delle cose o su quello più comodo e meno controverso. Un approccio che ne ha fatto una figura chiave in ogni campo esplorato, grazie al quale la sua impronta è stata unica e importante anche laddove, come nel caso del cinema, i critici non gli mancarono.

Roma, la città d’adozione, festeggia il centenario della sua nascita con innumerevoli iniziative: cinema, mostre, teatro, incontri. Un programma estremamente eterogeneo che riflette la complessità di una delle colone culturali del Novecento italiano. Pasolini è stato poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, pittore e non ultimo anche un grande appassionato di calcio. L’ampiezza di campo dei suoi interessi, l’arrembante impenitenza con la quale si muoveva tra uno e l’altro, ne hanno fatto una figura elettrica e spesso controversa: un intellettuale rinascimentale aggiornato al Secolo breve. Il caso spesso si carica di simbolismi e infatti vuole che il centenario di PPP corrisponda con il primo anno in cui si ha la sensazione di tornare ad una vita più simile a come la ricordiamo. L’augurio è che questa coincidenza possa riportarci sulla strada criticità e profondità di pensiero, strumenti che ormai sembrano essere diventati fondamentali per sopravvivere in un secolo che altrimenti rischia di diventare brevissimo.

Per quanto riguarda le mostre, dal 14 Ottobre fino al 16 aprile 2023 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma (GAM) si approfondirà un lato poco conosciuto di Pasolini, quello dell’arte figurativa. La mostra “Pasolini Pittore” ne indaga infatti le capacità pittoriche, contestualizzandole nell’ambito della storia dell’arte del Novecento. Un lato poco esplorato della sua produzione artistica, ma che si lega ad alcuni dei temi da lui più affrontati e che permette di illuminarne angoli nascosti. Sempre in ambito museale si collocherà il mastodontico progetto espositivo denominato “Tutto è santo” che attraverserà il Palazzo delle Esposizioni dal 17 ottobre 2022 al 20 gennaio 2023, il Palazzo Barberini dal 28 ottobre 2022 al 13 febbraio 2023 e il MAXXI dal 16 novembre 2022 al 12 marzo 2023. Ogni spazio sarà caratterizzato da uno sguardo ad hoc che proverà a scomporre l’influenza pasoliniana sul presente. Al Palazzo delle Esposizioni si esplorerà la coincidenza perfetta tra PPP e la parola; al Palazzo Barberini lo sguardo visivo, l’influenza sulle immagini; al MAXXI invece scenderanno in campo direttamente diversi artisti contemporanei, testimoni in carne e ossa della lunga eco del pensiero pasoliniano, soprattutto nei temi politici e sociali. Per tutti e tre i luoghi è previsto un ricco programma di eventi e performance coordinati tra le tre sedi, così come il coinvolgimento delle accademie straniere a Roma, dell’Archivio Luce/Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Per concludere (solo per ora) la carrellata di mostre, ultima solo in ordine temporale è quella che avrà luogo nei magnifici spazi del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano dal 13 aprile al 12 giugno 2022. “Hostia”, di Nicola Verlato, si ispira alla tragica morte di Pasolini ed è stata pensata per far dialogare le opere con le grandi Aule delle Terme, iconico simbolo di romanità.

Per quanto riguarda il cinema, il primo ad arrivare in ordine temporale è stato il creativo omaggio del Cinema Troisi. “Pasolini Spettatore” è infatti una rassegna che, tutti i sabati dal 26 febbraio al 28 maggio 2022, ricorderà Pasolini con “i film degli altri”. Quei film (da Bertolucci a Hitchcock) che lo stesso regista ha amato e ritenuto fondamentali nello sviluppo della sua poetica, nel commentare i suoi tempi o affrontare quelli futuri – integrando spesso le proiezioni con incontri e approfondimenti tutti da scoprire. Poco lontano, al Cinema Sacher, troviamo invece dal 3 al 27 marzo, sempre in orario pomeridiano, la proiezione della filmografia (quasi integrale) dello stesso Pasolini. Un modo meno diretto di esplorarne il rapporto con il cinema lo fornisce la mostra “Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini, Il Fiore di Mille e una Notte” che sarà possibile visitare dal 15 marzo al 15 aprile alla Casa del Cinema. Il racconto dietro le quinte del terzo film de “La trilogia della Vita” di Pasolini, un punto di accesso privilegiato alla sua pratica cinematografica. C’è poi il Nuovo Cinema Aquila, che dal 10 al 13 Marzo curerà una serie di eventi e la proiezione di “Salò e le 120 giornate di Sodoma”, “Uccellacci e Uccellini” e “Medea” alla presenza, tra gli altri, di Pupi Avati, Ninetto Davoli e Dacia Maraini.

Arriviamo quindi agli incontri e le presentazioni di stampo più letterario. Il MAXXI “fa la voce grossa” presentando tre talk a cura di Walter Siti, accompagnato da ospiti speciali, il 5 Marzo ( a tema “La Letteratura”), l’8 Aprile (“La Realtà”) e il 27 Maggio (“La Storia”). Non da meno il ciclo di incontri “Alfabeto Pasolini” organizzato all’interno del circuito delle Biblioteche di Roma dal 5 Marzo al 17 Novembre con un nutrito programma che vede tra gli altri ospiti, Filippo La Porta, lo stesso Siti,Emanuele Trevi, Chiara Valerio e Walter Veltroni.

C’è spazio anche per il teatro. Ascanio Celestini, dal 15 marzo al 20 marzo porterà in scena al Teatro Vittoria “Museo Pasolini”: un omaggio che attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un criminologo, compone un museo delle idee dedicato all’intellettuale. Abbiamo già citato il calcio come una delle passioni più vive in Pasolini e lo spettacolo “L’ala destra del Dio del cuoio” di Luciano Melchionna, in scena dal 20 al 22 aprile al Teatro Biblioteca Quarticciolo, metterà in luce proprio questo rapporto tra il sacro e il faceto che caratterizzava la relazione tra lo sport e Pasolini. Apre l’estate invece il Teatro India, che dal 31 maggio al 3 giugno presenterà uno spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti con la partecipazione delle allieve e gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”.

L’anno di Pasolini, il PPP100, non finisce qui e su queste pagine mano a mano continueremo ad aggiornare e segnalare gli eventi più interessanti.