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Un viaggio nella giungla di pietra e marmo di Centrale

Teva e Zero vi guidano tra i grovigli urbani assieme agli skaters di Piazza Duca d’Aosta

quartiere Centrale

Scritto da La Redazione il 23 febbraio 2022
Aggiornato il 8 marzo 2022

Foto di Marco P. Valli

Se pensando a Teva vengono immediatamente richiamate immagini di spazi aperti, Grand Canyon – d’altronde nasce proprio lì –, steppe e deserti, l’attitude da parka e da trekker si riversa anche in città. Teva e Zero vi portano ad avventurarvi veloci nei dintorni del quartiere che si dipana attorno alla Stazione Centrale. Qui a vivere la giungla urbana sono gli skaters. Giorno e notte e giorno dopo giorno, percorrono e riscoprano l’approdo, il litorale, da cui si vede e si viaggia per tutta la città, a partire da Piazza Duca d’Aosta: la skate plaza open air più famosa del Paese

Chiunque abbia mai indossato un sandalo Teva, sa cosa significa volare sui terreni accidentati. Crinali dei vulcani, creste di valli nei canyon, dune sabbiose e distese ghiaiose. Insomma, Teva ha un’attitudine pioneristica che ha saputo fare del sandalo un attrezzo tecnico per ogni viaggio, ogni superficie percorribile, distillando dalla scarpa aperta quella fame ostinata che da che mondo e mondo appartiene a chi fa del viaggio, dell’esplorazione, la componente più saporita dei propri giorni. Immaginate ora che arriva la scarpa chiusa. 

Una strana giungla di marmo e cemento, di tubi di metallo e scale, dove il ringhio dei truck sui corrimani e il gracidare delle ruote sul flat riempiono le orecchie.

I dintorni di Stazione Centrale e il quartiere s’aggroviglia attorno, sono un continuo crocicchio di storie, culture e scoperte percorse alla velocità di rotta della community più riconosciuta della zona: gli skaters di Piazza Duca d’Aosta. Parliamo dello spot più celebre dello street skate a Milano – ma anche in Italia. Visto da qui, l’intero quartiere con la sua architettura monumentale e i suoi dintorni affollati dal transito, diventa una strana giungla di marmo e cemento, di tubi di metallo e scale, dove il ringhio dei truck sui corrimani e il gracidare delle ruote sul flat riempiono le orecchie. 

Foto di Marco P. Valli
Foto di Marco P. Valli

Ovviamente la prima tappa del percorso su skate è Piazza Duca d’Aosta, il centro della giungla urbana che è anche il primo approdo alla città. Una piazza inconsapevolmente progettata alla perfezione per skateare, frequentata dal mattino alla sera, soprattutto sul lato ovest della piazza, davanti allo storico Hotel Gallia, dove l’andirivieni dei passanti e pendolari è più lieve e le tratte da grindare più lunghe. Ogni session è alternata a pause, e i posti per il sollazzo sono vari: per i più chic, c’è l’oasi industrial del nuovissimo Mercato Centrale, esattamente tra le costole della Stazione, per farvi servire dei tartufi su piatti di carta e hollare davanti a Bastianich. Si può proseguire lungo la coda del serpente di pietra e cemento del Massicciato Ferroviario, che offre sempre delle sponde interessanti, e incontrare verso Sammartini e il campetto da Basket incastrato tra le sponde delle palazzine, oltre le quali si snoda il Naviglio Martesana. Altrimenti, si può circumnavigare il colosso di Centrale, sul fianco si Ferrante Aporti verso Piazza Edmond Jacob Safra – di nuovo con un ottimo flat e meno trafficata – magari fermandosi per un fresco ristoro alla storica Gelateria Sartori, proprio all’angolo del Sottopasso Mortirolo.