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Francesco Orcese aka Richey V

La notte vista da Francesco Orcese aka Richey V di Void e raccontata attraverso un identikit per il numero speciale Grande! Zero - La notte di Milano.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 18 ottobre 2017

Data di nascita

21 aprile 1989 (34 anni)

Luogo di nascita

Milano

Attività

Direttore artistico, Dj

Dj, producer, creatore e fondatore della serata VOID il giovedì al Rocket e una volta al mese all’Amnesia. Quest’anno ha aperto la sua etichetta: Ratis.

A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte?
Il mio giorno inizia sempre alle 9, tranne quando ho suonato la sera prima, e la notte finisce quando finisce la magia, qualsiasi ora sia.

Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
La cosa che distingue la notte dal giorno è la possibilità di nascondersi e sentirsi quindi più “protetti”.

La notte di Milano.
Serge Gainsbourg che fa una cosa a tre con Elettra Lamborghini e Jeremy Scott

La tua prima notte folle.
Essendo la prima notte folle ne ricordo un pezzo, di sicuro era ambientata all’interno del vecchio Plastic e di sicuro non finiva nel mio letto.

Come ti prepari e come inizia la tua serata?
Cerco di rilassarmi ma in realtà rispondo ai messaggi e alle telefonate che mi arrivano per la serata. Con l’alcol mi limito molto da un paio di anni e ora mi sbronzo due volte all’anno (forse) e MAI quando lavoro (che noioso, lo so). La traccia che ascolto sempre prima di una serata, e non so perché, è “Capitol” dei Trust.

Cosa ascolti quando balli davanti allo specchio prima di uscire?
Non ballo davanti allo specchio anche perché da pochi anni ho iniziato a ballare veramente nei locali, prima non sapevo come “fare”.

La vita è un party o i party aiutano a vivere?
I party aiutano a vivere.

Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Void è quello che voglio ed è quasi perfetto per il mio gusto personale, mi piacerebbe portarlo per l’Europa nei miei locali preferiti, ora sono felice di essere un sabato al mese all’Amnesia di Milano.

Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
Vedi le persone nel loro stato migliore o peggiore a seconda del momento o della serata e la cosa più utile per me è capirle. Il sogno è di scoprire che si è tutti uniti: che tutti fondamentalmente siamo dei cazzoni che vogliono divertirsi, ascoltare e fare buona musica. Stop.

Qual è la cosa più bella di lavorare di notte?
Credo che se lo fai davvero di lavoro, come me, non cambia molto da un lavoro normale. La differenza sono solo gli orari e situazioni assurde in cui ti trovi: forse quello è il bello, oltre alle tante persone con cui entri in contatto.

Facevi parte dell’Indierocketparty: cosa resta oggi dell’indie-rock?
Qualche band sopravvissuta a quel periodo, qualche persona che ancora si veste in quel modo e tanti bei ricordi.

C’è una persona che hai conosciuto di notte che è diventata importante nella tua vita? Chi è?
Ho conosciute persone straordinarie alcune che sono diventate davvero amiche, alcune mi hanno insegnato tanto sul lavoro, alcune mi hanno lasciato solo una storia breve o un orgasmo, ma tutte cose belle direi. Anche dalle esperienze negative ho imparato tanto forse anche di più rispetto a quelle positive.

Ti sei mai innamorato di notte?
Si

La discoteca e il party più belli di sempre?
Berghain in tutto e per tutto senza rivali per me, atmosfera, musica, luci sound system tutto perfetto. Banale, ma chi ci è entrato lo sa.

Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Londra sempre e comunque, ha qualcosa in più: dal pub in cui inizi la serata e che scegli in base al tuo umore, per poi farti trascinare dalle situazioni, finire in un club come il Fabric o Xoyo o vivere la strada di notte o in mille altri posti.