Come ogni festa comandata, torna anche Arte Fiera. “Natale con i tuoi, Arte Fiera con chi vuoi” si dice da queste parti, perché qui è così che inizia l’anno, tipo Capodanno Cinese che nel 2017, guardacaso, cade proprio il 27 gennaio. Il vento nuovo stavolta però non arriva dall’est ma dall’austera Treviglio (Lombardia), paese natale di Angela Vettese, nuovo direttore artistico. Un rinnovamento il suo che parte dalla veste grafica (leggermente diversa) e porta a BolognaFiere anche uno sguardo verso il mondo indipendente e underground dell’arte e della fotografia, una sezione “esplorativa” di nuove proposte chiamata Nueva Vista e alcune performance sotto forma di artist lectures (qui il programma completo). Sarà, insomma, pur sempre una fiera dove chi può compra e gli altri guardano, ma forse meno noiosa, chissà.
Il brio rimane comunque fuori dai padiglioni, con un programma di mostre ed eventi collaterali la cui concentrazione è simile a quella delle polveri sottili dei giorni peggiori, con livelli d’ansia per operatori e pubblico che superano spesso la soglia consentita e costringono molti ai vernissage a giorni alterni. Eppure la corsa all’ultimo buffet è un rito a cui è difficile sottrarsi.
Ogni anno si prova a fare ordine, distinguendo tra ciò che fa parte del circuito “ufficiale” (Art City, Art City White Night e Art City Cinema) e ciò che invece proprio no. Quest’anno c’è anche un ulteriore sottoinsieme, Art City Polis, nel quale sono stati riuniti i progetti site specific che coinvolgono alcuni musei civici e luoghi storici. Tutto questo è nell’Art City Map che trovate un po’ ovunque. Fuori di quella il caos e l’ignoto.
Quello che proviamo a fare qui è fornire un’agenda ragionata, suddivisa per giorni e orari, che permetta di vedere le cose migliori, tralasciando magari qualche momento inaugurale per recuperare con calma anche dopo senza farsi venire per forza un infarto. Così che alla fatidica domanda “che fai ad Arte Fiera?”, saprete come rispondere.
Per la lista completa (o quasi) degli eventi, invece, rimandiamo al nostro calendario.
Buon anno.
LUNEDÌ 23 GENNAIO
Quest’anno molti hanno deciso di inaugurare prima, evitando sovrapposizioni inutili. Seguiamo il loro esempio e anticipiamo qualche giro di mostre.
– ORE 18 –
C’è tempo fino alle h 19 per visitare la mostra sulla fotografia dipinta curata da Fabiola Naldi e Maura Pozzati, entrambe entrate a far parte da poco del consiglio di amministrazione del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
– ORE 21 –
Kinodromo ospita la proiezione del documentario di Emanuele Angiuli sulla storica Galleria Neon. 30 anni e 4 sedi, da via Solferino fino a via Zanardi, luogo di chiusura.
MARTEDÌ 24 GENNAIO
– ORE 18 –
In Biblioteca Salaborsa tra un prestito e una restituzione potreste fare un giro alla mostra gratuita di Fruit Exhibition che parte dalla produzione editoriale dei Provo olandesi e spazia sulle tante derivazioni controculturali, alternative, underground, punk sui fronti europei ed americani east e west coast dal 1966 al 1977.
– ORE 18.45 –
Lì dove c’era il negozio di giocattoli Hoffmann (purtroppo chiuso da circa un anno), nel bellissimo locale progettato da Carlo Scarpa, è in corso l’inaugurazione della mostra di sculture del duo Calori & Maillard.
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO
– ORE 18 –
Inaugura la mostra curata da Federica Patti con i sensazionali “dipinti video” dell’artista digitale Quayola, omaggio all’ultimo periodo della vita di Van Gogh.
– ORE 19 –
Contemporaneamente al MAMbo è in corso l’opening della personale dell’artista tedesco Jonas Burgert con i suoi scenari pittorici che ritraggono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni e bambini.
– ORE 20 –
Dura fino alle h 23 l’inaugurazione della prima mostra bolognese dell’artista americano e d’adozione bolognese, John Duncan, con lavori vecchi e nuovi che ripercorrono la sua carriera fatta di performance, installazioni, musica, videoarte e film sperimentali.
– ORE 20.30 –
Chi non è riuscito ad ottenere l’invito al vernissage per la mostra dell’artista giapponese Takashi Murakami, può recuperare oggi, primo giorno di apertura per i comuni mortali.
– ORE 21 –
Nella stessa Galleria Cavour, c’è la festa di Setup con Rame e Mammarella.
GIOVEDÌ 26 GENNAIO
– ORE 17 –
La mostra di Tellas e Ciredz alla galleria MAGMA inaugura ufficialmente domani, ma è già possibile visitarla oggi (dalle h 15 alle 20), cosa che consigliamo di fare.
– ORE 18 –
Ono Arte dedica all’Urlo di Munch una nuova mostra con un’installazione site specific realizzata da Duilio Forte e le tavole della graphic novel di Giorgia Marras.
– ORE 18.45 –
ON festeggia i suoi dieci anni con un’installazione luminosa composta da lampadari donati da privati e non che circondano i portici attorno a Piazza Verdi, lì dove tutto partì.
– ORE 19.30 –
Nel Padiglione di fronte alla fiera costruito su modello di Le Corbusier parte invece un’interessante mostra con sculture di piccolo formato ad opera di alcuni tra i più interessanti giovani artisti italiani del momento.
– ORE 00 –
Sempre in zona i fortunati che hanno ricevuto l’invito (e che il giorno dopo possono dormire) potranno partecipare alla festa “esclusiva” con Dj/Rupture e Palm Wine nella “balena” di via Stalingrado.
VENERDÌ 27 GENNAIO
Inizia la rumba
– ORE 13.30 –
La pausa pranzo potrebbe essere sacrificata per fare un giro all’Atelier Sì dove c’è l’installazione di Giulio Vesprini, che – tra l’altro – appiccicherà i suoi poster anche sul muro di cinta dell’Autostazione, progetto quest’ultimo in collaborazione con CHEAP, il festival di street poster art.
– ORE 17.17 –
Parte all’orario esatto del tramonto la mostra del Collegio Venturoli curata da Antonio Grulli, sicuramente tra i più capaci giovani curatori bolognesi.
– ORE 18.30 –
Altro curatore su cui molti tengono gli occhi puntati è Simone Menegoi, che torna a curare una mostra a Palazzo De’ Toschi portando per la prima volta in Italia l’artista belga Peter Buggenhout.
– ORE 19.30 –
Inizia oggi (fino a domenica 29) anche la retrospettiva di Xing ed ERT/Arena del Sole dedicata ai “coreografi” matti Jonathan Burrows e Matteo Fargion. Coreografi tra virgolette perché “nella loro pratica sono le parole e i gesti che danzano e segnano il tempo”.
In alternativa, nella Sala del Quadrante di Palazzo Re Enzo, dove è in corso Fruit, c’è l’anteprima mondiale del documentario sulle tecniche usate nella grafica prima dell’avvento del computer, Graphic Means (diretto da Briar Levit).
– ORE 21 –
In Salaborsa torna l’ormai consueto omaggio che il prof. Renato Barilli dedica ai grandi artisti contemporanei. Quest’anno è il turno dell’azionista viennese Hermann Nitsch, uno degli artisti più “scandalosi” di sempre, a spasso tra animali squartati, corpi umani crocifissi e imbrattati di sangue e altre immagini e performance altrettanto espressive.
– ORE 23.30 –
Per chiudere la serata, infine, c’è l’elettronica giocosa di Giorgia Angiuli ospite di We Love International.
In alternativa, il party de LaRoboterie al Cassero.
– ORE 3.00 –
Chi pensa che la notte sia ancora giovane, può lasciarsi trasportare dal flusso di live di questa maratona di 12 ore nel nuovo spazio Gelateria Sogni di Ghiaccio con Dj Balli, J. H. Guraj, Massimo Carozzi, Petit Singe e moltissimi altri.
SABATO 28 GENNAIO
(ART CITY WHITE NIGHT)
Sveglia presto, doppio caffè. Meglio approfittare della mattina per recuperare un po’ di mostre già in corso.
– ORE 11 –
L’Opificio Golinelli ha dedicato un focus a uno degli artisti africani più conosciuti, Abdoulaye Konatè, affiancadogli anche altre opere provenienti dalla collezione privata di Marino e Paola Golinelli tra cui Cameron Platter, Goncalo Mabunda, Outtara
– ORE 12.30 –
Poco più avanti, il MAST ha aperto la sua prima mostra dedicata completamente alla video arte con opere di Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke, Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege.
– ORE 15 –
Dopo pranzo, di corsa a recuperare la mostra al piano inferiore della Pinacoteca con le opere grafiche di Jean Dubuffet, Alberto Burri, Karl Appel, Francis Bacon, Hans Hartung, Max Bill, Victor Vasalery, Roland Kitaj, Concetto Pozzati, Joe Tilson, Lucian Freud, Jannis Kounellis
– ORE 16:30 –
Da Spazio Labò torna una nuova mostra di libri fotografici curata da Jan Van Der Donk sul modo in cui la sequenza fotografica si manifesta nel libro d’artista, nel film sperimentale, nell’opera d’arte concettuale.
– ORE 18 –
Proprio lì di fronte, al Museo della Musica, è possibile assistere all’artist lectures del premio Furla Chiara Fumai, sicuramente una delle più attese all’interno del programma curato da Chiara Vecchiarelli. Sarebbe meglio arrivare un po’ prima magari, perché l’accesso è libero e i posti sono limitati.
E visto che ci siete, lì c’è anche la mostra di Marco Di Giovanni.
– ORE 19.00 –
Sempre su Strada Maggiore, da ZOO, ci sono i minimondi di Babas, piccole teche di legno dove prendono vita personaggi bizzarri.
– ORE 19.30 –
Dopo di che, ci si potrebbe spostare in zona Manifattura delle Arti, dove in sequenza si possono visitare il progetto collaborativo tra Nicola Ratti, Attila Favarelli ed Enrico Malatesta a Localedue, le mostre della Raccolta Lercaro (che durante Arte Fiera non delude mai), P420 (che inaugura dalle h 18.30), Gallleriapiù, Porto dell’Arte e, infine, la Sala Video del MAMbo dove scorrono proiezioni di video arte.
– ORE 21:30 –
La Galleria Astuni festeggia la mostra su Aldo Mondino curata da Achille Bonito Oliva e Vittoria Coen con la presentazione di un libro seguita da una festa in galleria.
In alternativa, Maison22 apre le sue porte per la performance e l’esposizione di Valentina Medda.
– ORE 23 –
Per smaltire un po’ la sbornia di prosecchi o continuare in salita, si può scegliere tra il concerto di Carla Del Forno al Covo seguito dalla festa in collaborazione col Link, il party di Fruit Exhibition con Godblesscomputers in collaborazione con PeacockLab, la cumbia di Populous da Dynamo o la techno house di Sammy Dee al TPO.
DOMENICA 29 GENNAIO
Riprenditi con uno dei nostri rimedi per la sbronza
– ORE 11.30 –
Only the braves, per la presentazione del libro dei Motus, conclusione del progetto speciale Hello Stranger per i 25 anni di carriera.
– ORE 12.30 –
È l’ultima occasione per vedere con un altro occhio il lavoro dello sculturo Giuliano Giuliani nell’ex Laboratorio grafico Elios, che fu concepito come una sorta di copisteria drive-in dalla quale ritirare il materiale comodamente in macchina.
– ORE 15 –
Abbiamo volutamente lasciato le Fiera per ultima, con la speranza di trovare qualche passeggino in meno.
– ORE 18 –
Per chi ha ancora le gambe c’è anche l’altra fiera, quella indipendente e young.
– ORE 21 –
Applausi.