La chiesa si rinnova, apre alle arti multimediali e supera in velocità, impresa degna di una tartaruga, l'immobilismo culturale delle istituzioni cittadine. Merito di Monsignor Dionigi Tettamanzi, che interpreta con spirito nuovo ed autenticamente pastorale il ruolo cardinalizio ed ha deciso, evento senza precedenti, di aprire le porte del Duomo a Bill Viola e Karlheinz Stockhausen. Quale miglior occasione per purificare le nostre anime in vista della Santa Pasqua? Il videoartista americano presenterà "Emergence" (2002), ispirato alla Pietà di Masolino da Panicale (custodito al Museo della Collegiata di Empoli, ma consiglio vivamente una gita a Castiglione Olona per ammirare il mirabile “Paesaggio Ungherese” dipinto nello studio del cardinal Branda Castiglioni). Un video di rara intensità, che mostra due donne mentre depongono il corpo di Cristo emerso dal sepolcro. Il gran mistico di Germania suonerà invece, tra gli altri, il suo primo capolavoro: "Gesang der junglinge" del 1956. Una composizione elettronica concepita per essere diffusa da decine di altoparlanti che circondano l’uditorio. Semplicemente celestiale. Osserverò lo sguardo fieramente annoiato del Maestro Muti il quale, dopo aver baciato, deferente, l'anello del cardinale, sarà costretto ad ascoltare una delle massime composizioni del Novecento, una pietra miliare di un secolo che egli ha sempre ignorato. Nel caso li avesse dimenticati, gli porterò un paio di tappi per le orecchie.
Pause. Preludio.
15/4/2004, Duomo di Milano
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