L’ ennesima venuta di un extraterrestre sulla terra: David Byrne. Coadiuvato da una formazione di tutto rispetto (tanto per gradire, Paul Frazier al basso, Mauro Refosco alle percussioni, Graham Hawthorne alla batteria e il Tosca string ensemble), l'Ufo in questione ci ricorderà che oltre a essere regista, fotografo e autore di colonne sonore, è principalmente un musicista e cantautore poliedrico, capace di passare dall’avanguardia new wave sperimentale alla musica da aeroporti, fino alla worldbeat più colta e ironica, attraversando anche la dance raffinata (Lazy). Stavolta però il nostro ritrova una vena più intimista, presentando al Manzoni la prima data della tournèe mondiale per l’uscita del suo nuovo lavoro, Grown Backwards, che si riavvicina a un'atmosfera più acustica ma non per questo meno lisergica. Dire che la matrice di Byrne è rock potrebbe suonare come una bestemmia. Si potrebbe dargli del punk, ma come si può pretendere di classificare qualcosa che non appartiene alla sfera terrestre? Come per il Duca Bianco aspettiamo di conoscerne il pianeta di provenienza.
Aperitivo in concerto: David Byrne Group
22/3/2004, Teatro Manzoni, via Manzoni 42, Milano
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