Ennio Morricone raramente dà concerti. O meglio, negli ultimi 15 anni lo ha fatto raramente, e solo negli ultimi mesi ha concentrato fra l’Italia, la Francia e l’Inghilterra una piccola manciata di spettacoli centellinati (quasi sempre) nelle location più prestigiose delle capitali delle nazioni suddette. Immaginiamo sia difficilissimo per un compositore che ha in repertorio reali decine di opere (oltre le famose soundtracks, ha composto e pubblicato ogni sorta e tipo di musica, dalla musica da camera alla contemporanea) preparare una scaletta di un paio d’ore. Sarà perciò scontato il fatto che verranno eseguite le melodie più nazionalpopolari del Musicista, ben impresse nell’immaginario collettivo di chiunque, dall’operaio della Breda che fischietta il tema di “Indagine su un cittadino…” mentre va al lavoro alla studentessa acqua e sapone che si commuove mugolando quello di “C’era una volta in America”. Ho assistito personalmente al concerto di Morricone all’Arena di Verona lo scorso settembre. Era molto apprezzabile il fatto di avere inserito all’interno della (mirabile) orchestra anche una piccola sezione elettrica (basso, tastiere e batteria) consona all’esecuzione di quei brani tipici dei primi seventies, eseguiti magistralmente e con un sound davvero evocativo.
E anche se purtroppo Edda dell’Orso, la mitica corista di tante colonne sonore, ahimé si è ritirata dalle scene da più di vent’anni; ma una carnosa corista americana ha fatto egregiamente le sue veci. Purtroppo il maestro ha completamente snobbato tutta la sua produzione Dario Argentiana così come tutti quegli splendidi temi dai film thrilling/sexy o documentaristici (anche non di serie B) concentrandosi su tutta la sua produzione più famosa. Dubito che la scaletta sia cambiata, ma il concerto (nonostante una location stavolta ben poco attraente) è davvero imperdibile. E’ comunque un’emozione profonda che scorre dritta dritta lungo la schiena...
Ennio Morricone
26/3/2004, Mazda Palace, Via S. Elia, 33 - Milano
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