Junior Vasquez

“È il miglior dj in circolazione”: così me lo presentava il mio amico dj Getz nel '96, per convincermi ad andare a Rimini a ballare. A quei tempi Junior Vasquez rappresentava il prototipo del dj icona, del mito vivente, del personaggio super firmato, super palestrato, super ingioiellato, super abbronzato, super leccato e, già, super strapagato. Si diceva che a New York fosse una specie di re e che nel suo club, il Tunnel, la consolle fosse collegata al camerino/privè con un'ascensore privato. Ho anche sentito dire che non ama condividere la consolle con altri dj. I maligni dicono che è talmente sopravvalutato che teme il confronto. Secondo me è una questione di ego. Senza dimenticare un certo “snobismo estetico” tipico di una parte dell'universo omosessuale. Comunque, per essere pratici, si sappia che JV ha all'attivo più di 10.000 produzioni. Che suona da più di 20 anni in giro per il mondo. Che il suo sound è orientato verso ambientazioni prog house da club. E che ha l'età di mio padre. E se penso a mio padre mentre mixa per una platea di 20enni non so se ridere o preoccuparmi…