Beautiful Losers: Contemporary Art and Street Culture

Amichetti. Questa è la storia di un gruppo sfaldato di amichetti che si sono trovati a condividere un territorio di umori, sentimenti, suoni, immaginari e forme d'espressione che, quasi inconsapevolmente, sono diventati l'ultimo, enorme motore di uno stile di vita indossato a livello globale. Ma chi sono i monaci dentro questi abiti un po' larghi e solo apparentemente sgangherati? E come hanno inventato e legittimato la cultura streetwear? Erano, e sono, i Beautiful Losers. E due cose li accomunavano, oltre a una galleria/meeting point a NY. La consapevolezza di "esserci", anche nelle peggio cazzate, e l'ossessione di lavorare. Sempre, e come matti. I loro fratelli ascoltavano il punk e l'hardcore di Minor Threat, Black Flag, Suicidal Tendencies, giù fino ai Sonic Youth. Ma non ignoravano il writing e l'hip hop, né la no wave. Insomma un gran casino, scivolato dal '77 fino alla scena cool '90 dei vari Frost, McGee, McGinness, Richardson, Templeton, Jonze, Korine, Mills, dove arte, lifestyle, cinema e musica si sono costantemente incrociati. Sono arrivati, ed è evento imperdibile. Anche per imparare a non farsi colonizzare. Gli abiti, ma soprattutto i pensieri.