Mike Kelley

E’ uno degli artisti più rappresentativi e influenti delle nuove generazioni. Dalla fine degli anni Settanta ha sviluppato una politica estetica che interviene direttamente sulle strutture del sistema socio-culturale. Elaborate posizioni critiche dell’arte concettuale, ce le ha riconsegnate attraverso un’estetica influenzata e rivista dalle esperienze della cultura popolare e giovanile. Per questa mostra Mike ha pensato due nuove installazioni e una serie di dieci disegni. “Extracurricular Activity, Projective Reconstruction“ è il primo di una sequenza di lavori su cui Mike Kelley lavorerà nei prossimi anni. Per ognuno di questi parte da quelle fotografie che in America vengono raccolte dagli studenti in un album a ricordare le attività di svago dell’anno scolastico. Su questa immagine Kelley ha costruito una situazione e un’azione che si articolano attraverso la realizzazione di un video della durata di circa trenta minuti. Si tratta di una “black comedy” dagli accenti melodrammatici, girata in bianco e nero, presentata su monitor. Mike Kelley è proprio una star dell’arte, tutti conoscono i suoi pupazzi avvinghiati in furiosi amplessi e/o squartati da ordigni impietosi. Con Mike abbiamo assistito per la prima volta all’ingresso dei gadget nel mondo dell’arte. Tutta quella cultura squisitamente americana che fonda buona parte delle strategie comunicative sull’elaborazione di gadget sempre più complessi e articolati. - Marco Tagliaferro