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Bergamo Film Meeting

Via G. Reich, 49 - Torre Boldone (Bg)

di Filoteo, Osvaldo e Thulsa

È il festival numero uno d'Italia. Dieci anni fa portava la Troma con l'ascesa della trash culture, un lustro dopo dava retrospettive spettacolari di Roy Ward Baker. I cinefili di tutta la nazione si mettono in macchina per il pellegrinaggio verso il capoluogo orobico, certi che la loro idea della VII arte sarà arricchita, fors'anche contraddetta. Quest'anno qualche acciacco lo notiamo. La rassegna sul cinema arrabbiato inglese qualcuno l'ha già vista - Loach, Reisz, Jarman e i soliti noti - , ma arriveranno i primi corti di Anderson, Richardson, il Free Cinema e i primissimi Monty Python. Il focus sull'autore emergente è dedicato a Jan Sverák, il giovane regista ceco più premiato al mondo, presente al festival. Nella sezione che Fantozzi chiamerebbe "la cagata pazzesca", c'è materia per veri "cinebrali": il cinema polacco degli anni 60 e 70 di Skolimovski e Zanussi. Per quanto riguarda il "Golem" musicato dal vivo, servirebbero delle ceste per metterci le palle. Ma vedremo: il musicante è Gary Lucas, non il papà di Darth Fener ma l'eclettico delle 6 corde che ha collaborato con Bernstein, Jeff Buckley e John Zorn. E anche quest'anno, cinefuniculiamo verso Berghem dè hüra.

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