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Street Art, Sweet Art

Padiglione Arte Contemporanea, via Palestro 14, Milano

di Emilio Cozzi

Ci siamo pentiti? A una mostra simil-Pac, un fan di TvBoy (l'artista dei bimbi con la testa da teleschermo) mi dice che Tv ha notato un affondo di noi Zeri su "Street/Sweet Art...". Ma come? No, fan di TvBoy, noi a Tv vogliamo un gran bene, ché lui è bravo e deve sbattersene delle vaccate che scriviamo. Però, fan di TvBoy, se vuoi parliamo di street e compagnia sweet: sì, ha fatto 9mila visitatori in 3 giorni e questo è grande. Sì, riemerse dalla bruma meneghina, orde di pischelli hanno "taggato" mezzo padiglione (forse, scoprendo il museo in quel momento). E questo è pure grandioso. Ma guardiamo dentro il Pac(co). Non sembra un regalo di un Natale passato? Insomma, Sgarbi va al Leoncavallo e tutto diventa oro. Buono o riesumazioni alla Romero? Per capirci: in questi giorni a Monza atterra in pompa magna una parete di Keith Haring. Ma Keith qui se lo ricordano tutti quelli (sopravvissuti) che folleggiavano al Plastic a inizio anni 80. Ai tempi, neanche Basquiat disegnava più sui muri, al limite ci sboccava. Che poi è quello che pure TvBoy fa già da un paio d'anni. Non sboccare sui mattoni, ma dipingere altrove. Insomma, che ai 9mila imberbi ne seguano sempre di più, e che questo serva a chi di dovere come indicazione per il futuro. Magari per ospitare al Pac qualcosa prima che sia in fase di zombificazione. Di dire 'ste vaccate, non ci pentiamo.

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