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Documentation Center for Visual Arts

4/4/2008 DOCVA, Careof, Viafarini, via Procaccini 4, Milano

di Bertrand Delux

Marchi, loghi, toponimi, opinione pubblica e memorie personali. C'è molta roba in ballo, forse troppa. Urge una sintesi. Dunque, l'edificio Messina Uno della Fabbrica del Vapore si prepara ad accogliere il DOCVA (Documentation Center for Visual Arts). Si tratta di un progetto di Viafarini e Careof, che seguiranno la loro creatura trasferendosi a loro volta lì (anche se Viafarini35 resta sede di residenze d'artista). Da qui in poi, le due organizzazioni condivideranno gli spazi fronteggiandosi, con 200 metri quadri a testa e un piano superiore dedicato alla documentazione. Suona un po' reality show, ma la città è un grande studio televisivo, per cui va bene così. D'altra parte, il format ha il suo fascino. Prendi delle cose diverse, di qualità e affidabili. Aggiungici un nuovo logo un po' impronunciabile (DOCVA, appunto). Metti tutto insieme in un posto strategico (lì c'è anche Neon) e spera che si inneschi un circolo virtuoso per l'arte emergente. Ad accendere la miccia ci penserà, il 4, Liliana Moro, con una mostra condivisa. Titolo: "This Is the End", perché qualcuno adora ossimori e sfide. Per una volta, auspichiamo che il luogo comune secondo cui gli artisti intercettano brandelli di futuro non abbia un fondo di verità.

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