Carlos Casas - "Cemetery"

Mondi perduti e onirici, atmosfere tenebrose e al limite del macabro: queste sono le suggestioni che mi ispirano i lavori di Carlos Casas. Videomaker fra i più raffinati, lo spagnolo mostra alla Marselleria la seconda tappa di "Cemetery", un progetto che racconta di un inconcepibile cimitero di elefanti. Oscurità, barbarie e mistero avvolgono questo luogo oscuro, più immaginario che reale, fra Nepal e India. Si avvertono palpabili le citazioni esotiche-esoteriche dei classici film d’avventura dell’età d’oro dei decenni dai Trenta ai Sessanta. Darkeggiante senza essere lugubre. Adoro questo tipo di revival di grande levatura.