Il New York Times l’ha incoronata “rapper femminile più influente di sempre”; in lizza pezzi da 90 come l’ottuagenaria Roxanne Shanté, la desaparecida Lil’ Kim e la Jo Squillo di “Ode al reggiseno”. Una vittoria al fotofinish, quindi.
Artista tra le più ricercate, Nicki Minaj combina l’estetica di Barbie con quella di un postribolo del Nevada. Le sue melodie echeggiano sottogeneri elettronici inglesi irrilevanti, one hit wonder anni 80 come Cyndi Lauper, nonché il Leonard Zelig del citazionismo accattone di questi anni: Madonna. Segno che viviamo in un’epoca incapace persino di creare il brutto da sé.
Nicki Minaj
21/6/2012 Alcatraz, via Valtellina 25, Milano
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