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Mano Le Tough

6/10/2012 Divina, via Molino delle Armi

di Emanuele Zagor Treppiedi

Nella fisica l’energia potenziale è quell’energia che un corpo, fermo e di una certa massa, possiede perché posto in una certa posizione. Nel caso di Mano Le Tough l’energia potenziale è quella della musica.
Da Greystones, un paesino a 45 minuti da Dublino, Mano si è trasferito in quel paese dei balocchi che è Berlino. Qui, come succede spesso quando si cambia città, si è ritrovato con altri amici conterranei che per sua fortuna avevano in gestione il Kleine Reise e, tra pinte di birra e sorsi di whiskey, ha messo in piedi la sua resident night “Passion Beat” (coinvolgendo anche il socio The Drifter, con cui a fine luglio ha aperto la label Maeve), ora spostata al Loftus Hall, nuovo locale di tutta la piccola colonia irlandese.
Dopo aver riscosso successo con la serata, si è lanciato nelle produzioni pubblicando discate deep house eccellenti come “Halve a Sun”, “Stories Ep” e “In my Arms”, con tappeti melodici che si mischiano a vocal fumosi su una classica cassa dritta ma efficace. L’energia potenziale si è quindi trasformata in energia cinetica incuriosendo siti e riviste di settore, e facendo ballare clubber per l'Europa. Energia potenziale + energia cinetica = calore. E stasera con il dj set di Mano Le Tough e le scosciate del Divina farà molto caldo.

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