It – Independent Theatre Festival

Quello che distingue IT dal sospetto fiorire di iniziative simil-Fringe dedicate al teatro Off e alternativo, è che si tratta di un festival inventato e organizzato dagli stessi artisti. Partito da una call diffusa online tra le compagnie indipendenti di Milano e hinterland con il fine di “contarsi”, il progetto è infatti nato spontaneamente dal desiderio che univa i firmatari (diverse centinaia) di questo appello: emergere. Non nell’accezione cui ci hanno abituato oggi i talent, ma in quella – io credo, decisamente più sana – di chi vive e lavora in un luogo, e sente il desiderio di trovare uno spazio di rappresentazione, un’occasione per mettersi in scena.
Ed è proprio per questo, perché partito da un’esigenza chiara ed effettiva della società civile, che IT ha saputo crescere in questi tre anni, diventando molto di più di un semplice festival (un bel festival, sia chiaro, pur con tutti gli inevitabili rischi di un progetto programmaticamente privo di una direzione artistica), includendo ed intessendo il tessuto cittadino con una serie di iniziative che ne prolungano la spinta vitale lungo tutto il corso dell’anno: è il caso di OPEN IT, una serie di happening teatrali gratuiti in giro per la città (tendenzialmente in CAM o centri comunali spesso periferici), ma anche dello stesso IT YOUNG, lo spin-off dedicato ai più piccoli che ha saputo coinvolgere sempre di più le famiglie e le istituzioni scolastiche cittadine creando un rapporto attivo tra gli spettatori di domani e il linguaggio teatrale.
Insomma l’appuntamento – da non mancare questa volta – è il 13 maggio alla Fabbrica del Vapore.