«Mi portò alla fonderia dove era stato fuso e me ne innamorai tanto che chiesi di poterlo tenere tra le mani: nello stesso istante in cui lo sentii volli esserne la proprietaria». Sono le parole con cui Peggy Guggenheim racconta il suo esordio di collezionista. Questa „confessione“ si può leggere nella sua autobiografia Una vita per l’arte (Rizzoli Editori, Milano, 1998), oppure nella presentazione della nuova mostra ospitata nel centro espositivo di Palazzo Venier dei Leoni. „La natura di Arp“ infatti (dal 13 aprile al 2 settembre) si concentra sulla figura dell’artista franco-tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966) fondatore del movimento Dada e pioniere dell’astrazione.
La prima opera mai acquistata dalla collezionista americana fu proprio la sua scultura „Testa e conchiglia“ (Tête et coquille) del 1933. Nell’incipit, Peggy sta parlando proprio di questa forma in ottone lucidato. L’approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d’arte tradizionali rendono Arp uno degli artisti più influenti del Novecento e tra i più riconosciuti dai collezionisti dell’epoca. La permanente di Palazzo Venier ospita sette opere acquisite negli anni successivi. Il valore „seminale“ dell’attività artistica di Arp è testimoniato anche da un altro aneddoto: nel 1967 ad inaugurare l’attività di colti collezionisti di Raymond Nasher e della moglie Patsy fu proprio l’essenziale bronzo forgiato da Arp dal titolo „Torso con germogli“ (1961).
La mostra curata da Catherine Craft e organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, porta a Venezia oltre 70 opere, tra sculture in gesso, legno, bronzo e pietra, rilievi in legno dipinto, collage, disegni, tessuti e libri illustrati. In occasione dell’apertura ufficiale della mostra al pubblico, attraverso il format „Meet the curator“ sarà possibile visitare l’esposizione accompagnati dalla curatrice (ore 11) alla scoperta degli aspetti legati alla produzione artistica di Arp. In primis il significato del titolo di questa retrospettiva, che punta a sottolineare il legame peculiare tra l’artista e la natura: una continua ed emblematica rimodulazione di forme organiche che pone in rapporto dialettico i concetti di astrazione e rappresentazione.
Geschrieben von L.R.