È tempo di Biennale e ci tuffiamo senza paura dentro alla sua tempesta perfetta di inaugurazioni, party, performance, eventi, danni ed effetti collaterali. Il circo planetario dell’arte contemporanea è finalmente arrivato in città, con il suo corredo di artisti, intellettuali, giornalisti, fotografi, imprenditori. Stili eccentrici e mondanità, sperimentazioni e superstar: quando hai detto “Biennale” ha già detto tutto. Ma, Zero è qui anche per questo, c’è molto, molto di più. Basta mettere il naso fuori dall’arsenale, dai giardini e dei tanti padiglioni disseminati per la laguna per rendersene conto.
All’incredibile e massiva offerta di questa esposizione si affianca una quota sempre più rilevante di eventi „off“. Se non siete ancora distrutti e felici seguite i nostri consigli su cosa vedere oltre ai padiglioni e le mostre della rassegna ufficiale.
Partiamo dalla musica? Eterea ed elettronica, pulsante e organica: prendono piede per questa settimana di opening costante in ogni angolo di Venezia alcune interessantissime serate dedicate al “clubbing”. La 58° edizione ci regala una nuova aria di festa. Così barche in incognito e luoghi inediti luoghi diventano palcoscenico per appuntamenti stratosferici. Qualche nome? Partiamo con Spazio Maiocchi ed il suo progetto speciale curato da Kaleidoscope, per il quale convergono in una location segreta Evian Christ, Aaron David Ross e Lorenzo Senni. Roba che al terzo o quarto drink, sicuramente nessuno starà fermo. Ed è un attimo passare da Warp Records a Ryoji Ikeda (ed il suo liveset esclusivo e blindatissimo) ad Alva Noto o Club To Club…Provate a imbucarvi al party dil lunedì con Jamie XX, oppure prenotatevi per tempo al release party di Jonsi dentro la Chiesa di San Lorenzo al concerto di Carsten Nicolai con i cori mongoli. Dateci dentro.
Se volete evitare queste folle sudate di scalmanati (ma magari!), i pomeriggi veneziani – grazie alla presenza di istituzioni e gallerie – offrono un campionario vasto di mostre performance e installazioni diurne. Quelle più importanti? Non si può che ricordare Fondazione Prada, Fondazione Pinault, Fondazione Guggenheim, Fondazione Cini, Fondazione Tba21, Fondazione V.A.C., Castello Di Rivoli, Palazzo Fortuny. A questo ricco menu alla carta dobbiamo aggiunge anche altre portate indipendentei: Zuecca project, Giudecca art district, Book Biennale by Bruno, A+A.
Vi avvertiamo sarà una corsa contro il tempo: in calendario ci sono azioni di poche ore, giorni al massimo. Noi vi consigliamo di non mancare: perché la cultura è trasversale e parla a tutti con i suoi molteplici linguaggi, perché questa “biennale off” o “fuori biennale” che dir si voglia, offre al pubblico eventi di qualità ed interesse sempre maggiore.