Anche se per lui è un onore e un giusto omaggio essere spesso menzionato come «il fratellino del compianto J Dilla», per quanto ha fatto negli ultimi cinque anni questo appellativo comincia a stargli decisamente stretto. D’altra parte, mettere un’etichetta su John Yancey aka Illa J – nome anagrafico che è anche il titolo del suo ultimo album – è sempre stato difficile, per gli altri ma forse pure per se stesso: stiamo pur sempre parlando di un artista che nella bio dei suoi profili social inseriva fieramente, tra le altre definizioni, «alien».

Illa J è alternativamente produttore, rapper, autore e cantante: anzi, a sentir lui la vocazione più forte è proprio quella per il microfono, possibilmente su melodie R&B che ricordano la sua Detroit e la Motown Records. Però non deve stupire che il nativo del Michigan, che poi si è diviso tra Motor City, Montréal e Los Angeles, abbia fatto della versatilità la sua cifra. Oltre alla normale influenza del fratello J Dilla, del quale ha anche brevemente preso il posto negli Slum Village, ci sono anche papà Yancey, ghost writer e session musician, e una mamma cantante, che sin dall’infanzia hanno messo la musica nella vita di Illa J. E noi non possiamo che apprezzarne i risultati, quelli da solista, ma anche le collaborazioni, ad esempio con Robert Glasper – in tributo a Miles Davis, giusto per farvi un’idea…

Dopo numerosi passaggi live a Milano, tutti di altissimo livello, Illa J arriva finalmente per la prima volta a Roma con il tour dell’ultimo album omonimo. Hip hop mescolato perfettamente al soul che saprà soddisfare anche i palati più sopraffini e variegati.