Quasi due anni di Hyperlocal Magazine e due edizioni di Club Zero. Abbiamo viaggiato qua e là nei quartieri di Milano, Roma e Bologna, da quando la città in lockdown ha sentito l’esigenza di far nascere un “nuovo soggetto urbano”: di farsi local. Da lì siamo sprofondati, meglio: abbiamo realizzato come dai quartieri si dipanasse un orizzonte diverso, come il sottocasa fosse una specie di litorale da cui guardare all’esterno, di come insomma tutta una serie di tendenze, discorsi, istanze e pulsioni del mondo s’inflettessero nei dintorni di casa. L’impressione era che la scala della città di questo millennio fosse iperlocale. Un cono prospettico che va da qui all’altrove e dall’altrove a qui. Così abbiamo incontrato un buon migliaio di persone, giusto per farci un’idea. Artiste e artisti, scrittrici e scrittori, dj e musicisti, band e sound artists, performers e compositori, fotografi e creativi di sorta. Dopo tutto questo, potevamo non fare un festival?
HYPERLOCAL FESTIVAL è il primo festival che immagina e mette in scena una città che ancora non c’è.
HYPERLOCAL FESTIVAL sarà sabato 1 e domenica 2 ottobre in una location poco consueta ma con un’architettura scenografica fuori di testa e tutta l’appropriatezza del caso: via Sile 8 al quartiere Corvetto (aka: una costola del Comune). Architettura nuova di pacca che ai più ricorderà un edificio brutalista, a pianta quadrata, con una corte interna e dei pronunciatissimi vani scale ma che nasconde una chicca impensabile: un tetto con una pista di atletica leggera. Sarà l’unico momento in cui potrete vedere un luogo simile adibito a festa, nel cortile sulle balconate e sul tetto. Ovviamente è gratuito. Non saremmo noi altrimenti.
Due giorni di palinsesto multidisciplinare che raccontano l’agitatezza culturale e artistica dei quartieri e delle comunità delle nostre maggiori città, con più di quaranta artisti tra dj, compositori, band e performers locals. Presenteremo le scene emergenti dei quartieri e gli artisti di punta, con ore di balli turbolenti e polverosi, momenti di ascolto meditativo e voci ondulate, live set e dj set da compressione geografica per catapultarvi nei paesaggi sonori e visivi delle città con performance e progetti speciali. Troverete poi un market di giovani artigiani e creativi locali e l’iconica Bar Marathon con decine di bar da altrettanti quartieri – ormai saprete bene che bere è come viaggiare, divagare da una parte all’altre con un bitter o un gin e una ricetta targata localmente. Avremo ospiti anche i piatti e gli street food che accompagnano le sere e le notti della città: il pollo indimenticabile del Cholobuster Salchipapa di Pasteur, l’imprescindibile L’Altro Tramezzino, la cucina peruviana con le empanadas di Fidel’s Bakery e i supplì fondamentali da Piazza Arcobalena di Bonnie and Clyde Street Food. La lista continua con un programma di workshop gratuiti a cura di ZERO+ – la scuola online che ti insegna un sacco di cose che le scuole vere non si sognerebbero mai di proporti – e le prime Hyperlocal Talks in collaborazione con Triennale di Milano.
CORTE
Taki Qema, Steve Pepe, Venerus, Luwei, Alioscia aka Take Over The Neighborhood, Boyrebecca, Arssalendo, Daykoda, Reptilian Expo, Bladeblanc.
HYPERLOCAL STAGE
QUADRARO (RM): La Reina del Fomento, Morris Gola e Grindalf; LAMBRATE: Opal e Unoclab; CASORETTO: Addict Ameba e Mago del Gelato; Cosmica Bandida; ZONA UNIVERSITARIA (BO): JH Guraj, Fera e Dj Balli.
PERFORMANCE E PROGETTI SPECIALI
Riccardo Bellelli per L’Appartamento, Tybet, Edoardo Ciaralli, Cecilia Mentasti, Vegetal Import Festival, Rada Kozelj, Daria Greco, Johannes Klever per CHEZPLINIO, Anonima Luci, Reading Room e SPRINT.
DESIGNERS’ MARKET
Lessico Familiare, Terza Forma, Spaccio Maglieria, Kety, Shadowplay, Be Nina, Margherita Chinchio, Sara Barbanti, Ineden, RK Bags, Evropa, Ri Ta, A <3 A.
RADIO SESSION
Radio Raheem, Radio Fritto FM, Radio Sugo e NEU Radio.
BAR MARATHON
Tranvai, NoLo.so, Salumeria del design, Opera 33, BOB, Dabass, Unseen, Norah was drunk, Fred, Nik’s & Co, Bar Basso, RODI, Gesto, Colibrì, LOM DOPOLAVORO, MAG La Pusterla, Pinch Spirits & Kitchen, ElitaBAR, Rita’s Tiki Room, Deus Cafè Navigli, Baratie, Harp Pub Guinness, Ruggine Bologna, Volare, Freni e Frizioni, Co.So.
WORKSHOP
Fhate Off, La Trape, Ella Bottom Rouge, Catterina Fortune Teller e Uncinucci.
HYPERLOCAL è un festival che sarà come una città: movimentato e improvviso, una raccolta d’eventi di intrattenimento e di cultura, un festival dove le cose accadono come accadono per strada, dietro ogni angolo, e dove le comunità local, con i loro artisti, le loro scene musicali e le loro performance, troveranno per due giorni un luogo d’espressione collettaneo. HYPERLOCAL FESTIVAL è il primo festival che immagina e mette in scena una città che ancora non c’è. Un’immagine disegnata dalle comunità urbane locali che guardano al mondo intero. È lo sguardo che ZERO coltiva da più di due anni: un orizzonte local da cui guardare all’hyper, alle reti che s’intessono anche a migliaia di chilometri di distanza e nei territori digitali ma sempre ben collocate nelle alcove dei propri dintorni. Un litorale sotto-casa da cui viaggiare stando fermi, da cui parlare ed esprimersi in lontananza in una comunità globale, iperlocale: come il domani delle nostre città.
La forma più elementare della città, i quartieri, sono il nostro nuovo multiverso.
Insomma, in HYPERLOCAL FESTIVAL c’è una disparata moltitudine. Un primo esperimento di zona autonoma urbana con palcoscenici a ringhiera e performance che accadono come avvengono gli incontri in città, dove si parla della cultura iperlocale e dove ogni quartiere è un affaccio su un altrove, per cui l’altrove, l’immaginazione, comincia qui: dalla forma più elementare della città, i quartieri. Il nostro nuovo multiverso.