Chi va spesso a Parigi o gira l’Europa inseguendo le tournée delle star del palcoscenico, avrà appena visto il Moses und Aron di Schönberg, ultima opera lirica targata Romeo Castellucci. E i veri “Castellucci addicted” non si saranno persi l’allucinatorio Parsifal di Wagner a Bruxelles, la sua prima regia operistica. Ora, finalmente, Castellucci porta anche a Roma una creazione strettamente legata al mondo musicale. Una creazione composta da dieci Lieder di Schubert, qualche inserzione di Scott Gibbons, un soprano e un’attrice. Un’imperdibile sinfonia.
Scritto da Simone Giorgi