“Scegliete la vita, un lavoro, il colesterolo basso, la famiglia”. Héctor Oaks è il Mark Renton del rifiuto dei comandamenti, delle tappe obbligate di una vita ordinaria, in nome di un’arte in cui non importa quel che possiedi, ma quel che sai esprimere. “Techno is the real punk” sostiene, perché non pone limiti al possibile: quel che accade ogni weekend, quando i raver sognano assieme, sovverte le leggi della scienza.
Al Bassiani mette piede nel 2014, sconosciuto, per divenirne resident nel giro di qualche anno; denuncia gli abusi della polizia celebrando il potere del suono, il cuore del rave, nel suo “As We Were Saying”. Cresce, apre le porte del pensiero da Madrid a Berlino, dove lavora al Record Loft scoprendo che la techno ha più sfumature di un cielo d’estate. Durante l’ultima Herrensauna ha bombardato i sotterranei del Tresor: Héctor ha scelto una vita techno, la più rivoluzionaria che esista.
Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi