Ecco che anche la seconda edizione il Fuori Asse Focus, Festival di circo contemporaneo, conquista il palco del Teatro della Triennale di Milano e riempie la platea di un nuovo pubblico pronto a dire: “è tornato il circo!”

Tra le voci di questo Festival spicca quella di Alessandro Maida che col suo spettacolo 2984 mette in scena una visione di un mondo post apocalittico. Sul palco un solo essere umano, che ritrova tra le pietre i segni di un’umanità scomparsa, tesori della storia passata che, nella loro riscoperta, vengono idolatrati come nuovi dei. Maida, attraverso l’uso esclusivo del corpo, mostra una nuova vita fatta di gesti quotidiani con strumenti ed elementi diversi: i sassi. Giochi di luci, magistralmente architettati da Flavio “Enzo” Cortese, illuminano il nuovo mondo, surreale e grottesco, un faro, come un sole, segue l’uomo nelle sue scoperte fino a quando, come nel quadro de La morte di Marat, il protagonista si stende in una vasca improvvisata e sulle note di The end of the world si spegne.

Il tema della fine, dell’estremo, di due diverse declinazioni di apocalisse sono narrati in questi spettacoli attraverso i corpi dei performer e il loro sfidare costantemente la gravità. Salti, equilibrismi, scalate orizzontali, voli e capriole sembrano senza sforzo e senza peso; ciò che solitamente il pubblico è chiamato a immaginare si materializza sul palco della Triennale ed esterrefatti tratteniamo il respiro. Alla fine, forse, la tradizione circense è cambiata e sta cambiando continuamente, ma sicuramente quell’”Oooh” di meraviglia che da sempre accompagna i voli degli acrobati e le abilità dei giocolieri rimane sulla bocca di tutti in un eterno richiamo all’incredulità.