Una ricerca sfuma nelle sue stesse forme, quando si fa paesaggio e non fermo immagine, i linguaggi si moltiplicano e il disegno sfuma nel suono, che abbraccia la danza, il corpo e le forme più sperimentali di comunicazione. Dimitris Papaioannou è tutte queste cose e anche di più e i suoi lavori, spettacoli in questo caso, trascinano senza chiedere il permesso in luoghi altri, dove valori e storie sono diverse e inaspettate. Dure, sincere, sporche e avvincenti, come la vita stessa.
Nella puntuale programmazione di FOG non poteva mancare un suo spettacolo e allora ecco INK, un duetto che diventa duello, e che snoda sul palco emozioni sconosciute.
Scritto da Annika Pettini