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ven 17.11 2023 – dom 19.11 2023

Sfera # uno stato eternamente nascente

Dove

Triennale Teatro Milano
Viale E. Alemagna 6, 20121 Milano

Quando

venerdì 17 novembre 2023 – domenica 19 novembre 2023

Quanto

€ 22/11

Sulla scena appare un mostro, creato con un grappolo di palloncini riempiti di elio, che lentamente attraversa il palco, investito da una luce soffusa, rossastra e circondato da suoni gravi. Si palesa davanti a noi la doppia accezione di fiera: da feria, cioè festa, di cui i palloncini sono simbolo, a fera ovvero feroce, bestia, mostrando come ogni cosa ha un duplice, o molteplice, significato e che la narrazione di una storia avviene solo con la scelta di una delle opzioni. 

Entrare o no attraverso lo specchio? Pillola blu o pillola rossa? Credere all’isola che non c’è? Falsi dilemmi, posti quasi per cortesia allo spettatore, per dargli l’illusione delle possibilità quando è palese che, se è seduto lì ad assistere, la scelta di compiere il viaggio è già stata fatta. 

Ecco quindi che dalle mani di Morfeo prendiamo, noi e i performer, senza alcun dubbio la pillola rossa, quella che promette di restare nel paese delle meraviglie e di vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio. Sfera, del gruppo mk guidato da Michele di Stefano, ci trasporta in un’altra dimensione, tramite movenze che rimandano al kecak una danza rituale balinese che serviva per entrare in un mondo magico, di cui vediamo diversi quadri. In una scena spoglia, la partitura, inizialmente di voci e poi di corpi, delinea due narrazioni, la prima attraverso la creazione un dizionario di cose che piacciono, cose che si sanno e si dicono e la seconda, invece, è una composizione – apparentemente estemporanea, ma chiaramente studiata in ogni minimo dettaglio – di una sinfonia di movimenti dei cinque performer. L’associazione di parole e gesti, guidata dai danzatori, ci porta a vedere che i linguaggi altro non sono che le due facce della stessa medaglia. Torna costantemente la domanda sul duplice, sul multiplo significato di una singola cosa. Quello stato eternamente nascente descrive come ogni momento potrebbe essere l’inizio di quello successivo, in un eterno e costante ciclo di indeterminazione in contrasto con le parole dette, “a volte ho amato molto quello che ho fatto”, “Quando smetteremo di sperare in un ‘messaggio’”, che costruiscono una narrazione determinata da e nel tempo. Alla fine di questo viaggio Morfeo risveglia i suoi adepti sognatori e allo stesso modo di come è iniziato così finisce, lasciandoci un senso di vaghezza che ci fa chiedere, è successo tutto veramente?

Scritto da Francesca Rigato