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dom 24.03 2024

E il Topo: D’altronde sono sempre gli altri che moriremo

Dove

Casa degli artisti
Corso Garibaldi 89/a, Milano

Quando

domenica 24 marzo 2024
H 18:00

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Sito web

Dopo tanti anni di nebbiose leggende intorno a questa rivista, in un talk di qualche giorno fa mi sono finalmente imbattuta in uno degli ideatori di E il Topo. L’evento ragionava su cosa significa essere una rivista indipendente oggi. Per cui, alle solite, vecchi uomini barbuti e giovani hipster si sono dati a sproloqui autoconclusivi su quanto la loro testata fosse la più indipendente, quella che guadagna meno di tutte, quella che vive di più nel presente, che tradotto in poche parole significa: quella che paga meno i propri autori e quella i cui contenuti sono una costellazione di favori a cari amici.
E il Topo ha preso la parola con un linguaggio diverso, quello di un gruppo di giovani studenti – ora non più tanto giovani – dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che nel 1992 hanno deciso di creare un (som)movimento su carta. Anche nel limbo dantesco dei professoroni dell’editoria indipendente, E il Topo è riuscito a sopravvivere diverso, irrimediabilmente legato alla sua congiunzione: quella “e” che lo ha sempre separato da questo mondo dell’editoria e dell’arte.


Una categoria a sé. Non indipendente ma clandestina. Non avanguardista ma sempre in guardia. Non controculturale ma veramente plurale.


Domenica a Casa degli Artisti, questi fuoriclasse della corsa alla carta interrompono per cinquant’anni il loro gioco. Seppelliranno qualcosa in una botola – forse un manifesto programmatico oppure un enigma nebbioso – e, secondo l’accordo con il Comune di Milano, la botola potrà essere aperta solo tra cinquant’anni dai futuri topisti – coloro che avranno voglia di riprendere in mano il magazine. Forse sarete voi? Intanto di questo viaggio, vale la pena ascoltare la provvisoria conclusione.

Scritto da Alessia Baranello