Quando nel 2004 fece la sua prima mostra con Prada a Milano, nella vecchia sede di via Fogazzaro, Vezzoli mise in scena straordinari miti come Jeanne Moreau, Catherine Deneuve, Antonella Lualdi, Terry Schiavo e Marianne Faithfull in uno pseudo reality show, Comizi di non amore, che apertamente rileggeva il cinema-verité dei Comizi d’amore di Pasolini, girato nei primi anni 60, trasportandolo comicamente nell’universo bungabunga dei programmi berlusconiani. Ora ritorna trionfalmente nel nuovo complesso disegnato da Koolhaas – con cui aveva costruito a Parigi il 24h Museum, sempre per Prada – con una grande mostra sulla Rai degli anni 70, quella ancora legata a un’idea di cultura al tempo stesso alta e universale, votata alla didattica e protagonista dei cambiamenti sociali.
L’allestimento, negli spazi della galleria Nord, del Podium e della galleria Sud, è ideato da M/M (Paris) – Mathias Augustyniak e Michael Amzalag – già noti a Milano grazie alle mostre di Plusdesign Gallery. Nelle tre parti della mostra sono le opere di Nanni Balestrini, Carla Accardi, Mario Schifano, Giulio Paolini, Fabio Mauri, Giosetta Fioroni, Gianni Pettena, Ketty la Rocca a illustrare le relazioni della televisione con l’arte, la politica e l’intrattenimento, alternate a blob vintage selezionati con l’intelligenza spumeggiante di Vezzoli
Scritto da Lucia Tozzi