Ad could not be loaded.

Musica: il meglio del 2015 a Milano raccontato da sei protagonisti della città

I CONCERTI DELL'ANNO SCELTI DA CHI, AI CONCERTI, CI VA SUL SERIO

Scritto da Chiara Colli il 22 dicembre 2015
Aggiornato il 18 novembre 2016

Sono le persone a fare una città. Per questo, nel 2015, Zero ha cominciato a chiacchierare con tante di loro per capire cosa succeda a Milano: promoter, musicisti, dj, proprietari di club e organizzatori di festival, galleristi, curatori, dj, artisti, donne barbute, nani e ballerine. Ce n’è per tutti i gusti e tutti lavorano per farci divertire insieme.
Visto che elenchi e classifiche vanno di moda, siamo tornati a disturbare alcuni amici per tirarli in mezzo e farci indicare cinque eventi del 2015 che li hanno colpiti e affondati. Ecco qui chi e cosa ci ha detto. In caso, prendetevela con loro!

NICOLA RATTI

Nicola-Ratti (2)(Insieme ad Alberto Boccardi, ha dato vita a Standards, leggi l’intervista)

Milanese, classe 1978, è sound designer, musicista poliedrico e di riferimento per l’elettroacustica in Italia. Ha pubblicato per numerose etichette, girato in tour mezzo mondo e organizzato per un paio di stagioni le Variable Series allo spazio O’. Da settembre si occupa anche di Standards, nuovo spazio legato al suono e alle sue molteplici declinazioni, insieme ad Alberto Boccardi. (foto di Allegra Martin)

 

DJ HENRY

Dj Henry
(leggi
l’intervista a dj Henry)

Shanty Town, MilanoMods, Rollin’and’Tumblin, La Società Psychedelica: difficile non abbiate mai sentito il fruscio di un suo 45 giri se frequentate concerti e serate a Milano. Definirlo soltanto un dj è riduttivo. Appassionato e profondo conoscitore di sottoculture, che si tratti di musica o calcio, Enrico Lazzeri aka DJ Henry è un’istituzione a Milano.

 

TEO SEGALE

Teo-Segale (leggi l’intervista all’illustre portavoce di SoloMacello, il Sindaco del Metal)

Milanese, classe 1977, ha scritto di musica (anche su Zero) e lavorato per quasi tre lustri nell’agenzia di promozione e comunicazione musicale SpinGo!. Suona roba ipnotica e pesante con i Liquido di Morte e la fa suonare anche agli altri nell’ambito di SoloMacello, il festival dedicato a metal e dintorni che da qualche anno rigenera il corpo e la mente nei primi mesi dell’estate. È nel dream team di Santeria Social Club, nuovo e ambizioso progetto di cui leggerete presto su Zero.

 

ALESSANDRA NOVAGA

Alessandra-novaga

Di Latina ma con base a Milano, Alessandra Novaga è una chitarrista interessata principalmente alla sperimentazione e all’improvvisazione. Dopo una formazione classica, la sua ricerca si muove verso una nuova interpretazione del rapporto con il suono e la performance. Il suo campo d’azione comprende soprattutto l’esecuzione di partiture grafiche, la performing art e il rapporto tra musica e teatro. È la prima e unica chitarrista in Italia a suonare l’integrale di The Book of Heads di John Zorn e nel 2014 ha pubblicato l’album La Chambre Des Jeux Sonores per Setola di Maiale. Lavora spesso in solo ma le sue collaborazioni passate e correnti includono artisti come Elliott Sharp, Massimo Falascone e John Colpitts (aka Kid Millions). Rifugge le convenzioni e la notazione scritta.

 

ANDREA CAZZANI

Andrea Cazzani

Andrea è una delle penne storiche di Zero. Collabora con Frequencies, organizza concerti per pochi fortunati in location talvolta segrete con a p p a r i z i o n e e realizza playlist mattissime come Dj Fuco. È un manuale per quanto concerne concerti, locali e persone che hanno fatto la “storia della musica” a Milano. È (molto) severo, ma giusto.

 

FILIP J. CAUZ

Filip-J-Cauz

Osservatore di musiche e ascoltatore di biciclette, Filip J. Cauz è la penna visionaria di Zero Milano e scrive regolarmente di musica anche su MilanoX e di ciclismo su Ciclismo.it e Crampi Sportivi (con cui ha pubblicato l’ebook Quel leggero vagabondare – storie e visioni dal Tour de France 2015); collabora saltuariamente con Radio Popolare, Bikeitalia e Cycle!magazine. Dal 2004 organizza concerti di musiche rumorose in giro per Milano con TRoK!. Quando gli gira si diverte a spippolare con field recording e cassette come Confindustrial Sinfonietta. Per il resto del tempo è sul divano a bere.