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Da ZERO: gli eventi e i luoghi che hanno cambiato Roma negli ultimi 30 anni

Abbiamo raccolto assieme - e in ordine di lettura - tutti gli episodi del progetto #DaZero riguardanti la città

Scritto da La Redazione il 8 giugno 2020
Aggiornato il 9 giugno 2020

Foto di Federica Tafuro

La città militarizzata alla ricerca di Moro, dove ai posti di blocco – curioso come a distanza di 40 anni i tg si siano ritrovati a trasmettere immagini identiche – si creavano file chilometriche per scovare i brigatisti e con un coprifuoco non dichiarato ma di fatto. La mano inamovibile e invincibile del pentapartito e dell’apparato burocratico-ministeriale, pesante e certamente non “da bere”, come nel frattempo veniva ribattezzata l’antagonista di sempre: Milano. Una cappa di grigiore lunga anni con qualche lampo in alcune piccole cerchie sottoculturali, ognuna con la sua storia. Poi sono arrivati dei veri e propri terremoti che in 30 anni hanno riscritto tutto e a più riprese, come se Roma fosse al centro di una faglia sismica creativa perenne: l’ondata dei centri sociali, a cominciare dal Forte Prenestino, il writing e l’hip hop, la scuola techno, i rave, le chitarre alternative, la seconda vita dei Csoa – più legati alle culture contemporanee, dall’elettronica al vjing passando per il teatro sperimentale e performativo – i festival, l’esplosione queer e poi ancora l’emergere di nuove micro-grandi scene tutte basate sul “do it yourself”. Ci piace pensare che i frastuoni di queste deflagrazioni siano arrivati potenti anche nelle stanze dei bottoni, dove, negli stessi anni, si arrivò a elaborare un’idea di città che avrebbe dovuto avere la cultura come spina dorsale, riempiendosi di luoghi dove ospitarla (MACRO, MAXXI, Auditorium), istituendo festival e avendo anche dei momenti di contatto tra i due mondi, con Enzimi in prima linea. E se, d’improvviso, in tanti si sono distratti o addirittura sono saltati sul treno dei grandi eventi che non ha fatto fermate a Termini ma è andato dritto a Milano Centrale, Zero ha continuato a intercettare tante altre nuove narrazioni cittadine, che si sono nutrite delle grandi faglie dei 90 e della prima decade dei 2000. Saremo qui a intercettare anche quelle di domani che, c’è da scommettere, verranno fuori e saranno plasmate come si faceva “alla vecchia”: rimboccandosi le maniche. Ecco allora qui di seguito tutti i capitoli del progetto #DaZERO riguardanti Roma, pubblicati e rilasciati con uno schizofrenico avanti e indietro nel tempo, ma qui nell’ordine in cui sono stati scritti e pensati e secondo il quale leggerli. Articoli a cura di Chiara Colli, Nicola Gerundino

Intro – Vogliamo ancora tutto

Capitolo 1 – Dalla piazza ai centri sociali: nasce il Forte Prenestino

Capitolo 2 – Roma città riaperta: il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Capitolo 3 – The Sounds of Rome: arriva la techno

Capitolo 4 – Periferie temporaneamente autonome: la seconda pelle dei rave

Capitolo 5 – Live, tonight, sold out: Il Circolo degli Artisti

Capitolo 6 – Dal Csoa di quartiere allo spazio underground del futuro: il Brancaleone

Capitolo 7 – Il clubbing in due chilometri: Via Ostiense

Capitolo 8 – One Day You’ll Understand: Dissonanze

Capitolo 9 – Centro Storico Occupato Autogestito: Rialto Sant’Ambrogio, Angelo Mai, Teatro Valle

Capitolo 10 – Il ritorno in quartiere: l’associazionismo e la scena di Roma Est