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I vicini di casa: il tour d’arte subito fuori Milano / IV

Dove respirare cultura lontano dalla circonvallazione

Scritto da Annika Pettini il 23 settembre 2022
Aggiornato il 20 febbraio 2024

Francesco Simeti, come un limone lunare, 2022. Installation view. Ph: Daniele Signaroldi

La nostra casa è Milano, con dentro tutta la family e i parenti serpenti, ed è sicuramente affollata e stimolante e ogni tanto il rumore si fa assordante, si crea una bolla che si stringe su di noi e ci fa mancare il fiato. Quando è così vuol dire che il mondo si è fatto piccolo, abbiamo perso la misura delle cose e forse è meglio andare a farsi un giro. Sbirciare come se la cavano i nostri vicini di casa, quelli che ci vivono intorno e che portano avanti progetti diversi, visioni, persone, profumi (che poi a settembre è tutto così frizzantino, come se l’aria fosse acqua gasata).
Ma se usciamo facciamolo per bene, siamo di Milano (tutti adottati che i milanesi doc ormai sono in via di estinzione), quindi diamoci all’arte, alla cultura e alle cose dense che vale la pena conoscere, attraversare e lasciarsi permeare. Così riprendiamo fiato.

Come sempre inizio presentandovi qualche novità, perché siam curiosi da morire e seguendo la Martesana e la pista ciclabile che porta al Parco del Ticino siam sbucati a Cuggiono, un comune davvero piccino che però ha tutto quel sapore piatto e ostinato della provincia milanese e qui ha aperto da poco il distaccamento di Le Case D’Arte, la galleria che Pasquale Leccese porta avanti da anni immemori e che ora ha generato una sorta di archivio storico in un ampio spazio a Cuggiono. C’è tutto: la strada bella per arrivarci, l’atmosfera di malinconico romanticismo, qualche vecchia osteria e i lasciti di una vita dedicata all’arte e agli artisti, con opere di grandissimo valore e un soffitto da ex capannone alto e sbiancato, capace di accogliere tutto questo e anche voi.

Di una rara delicatezza è Luogo_e, un progetto che trova la sua sede a Bergamo in una ex-libreria molto particolare, Ars, il cui proprietario, Luciano Passoni, è anche nel team della nuova realtà che ha scelto di accogliere. Luogo_e nasce nel 2017 ed è curato da Chiara Fusar Bassini e Federica Mutti, e lavora sul sottile intreccio di arte, letteratura, passato, presente e un grande tavolo. Perché tutto nasce e si sviluppa sempre intorno a un tavolo, le idee e le persone. Il programma unisce artisti emergenti accanto a opere più affermate, con collettive che si nutrono di volta in volta di un libro diverso, così come cicli di progetti personali, che si muovono intorno allo stesso pensiero. L’approccio come dicevo è rarefatto, delicato e, se vi capita di passare, l’incontro sarà sicuramente piacevole e accogliente.

Altro progetto ormai veterano che si porta dentro le radici dell’indipendentismo contemporaneo che gravita intorno a Milano e che continua a gettare rari ma durissimi frutti, è sicuramente Riss(e), spazio per l’arte a Varese, fondato da Ermanno Cristini (e nato come casa sua) che poi è mutato, accogliendo persone, collaboratori, diventando più luoghi in uno, fino alla sua natura odierna, che include anche Anonima Kunsthalle e Surplace. Della prima stiamo per scoprire il nuovo ciclo progettuale a cura di Cecilia Mentasti, dal nome a dir poco esplicito: Varese. Sbam, un lampo a ciel sereno. Mentre il secondo è un luogo di dissoluzione di confini, dove resta solo l’arte (e che ha allungato un tentacolo fino a Milano alla stazione del Passante Ferroviario di Villapizzone, dove ha contagiato una vetrina dal nome Subplace). Questi luoghi sono depositi di idee e di scambi, si sale una scala alta alta e sopra un parcheggio si aprono delle grandi volte.

La ricerca e il contemporaneo sono un mantra ma la storia ha una grande voce vibrante e intorno a Milano si aprono alcuni dei parchi e delle ville più emozionanti che conosco, con la loro bellezza elevata e ricamata. Una dedica speciale va a Villa Arconati a Castellazzo e alla Villa Reale di Monza, entrambe si stanno adoperando da anni per offrire una programmazione che non si limita alla contemplazione delle sontuose stanze, ma anche a un’interazione con il pubblico variegata e attuale.

E come sempre, al termine di ogni Vicini di Casa, andiamo a trovare i vecchi amici, quelli che abbiamo già conosciuto nelle uscite precedenti e vi racconto cosa stanno facendo, come stanno, così potete tornate a trovarli che l’erba del vicino è sempre più verde e noi abbiamo bisogno di respirare.