Sono le persone a fare una città. Per questo, nel 2015, Zero ha cominciato a chiacchierare con tante di loro per capire cosa si combini a Bologna: promoter, galleristi, dj, artisti, musici, registi, cavalieri di ventura, donne barbute, nani e ballerine. Ce n’è per tutti i gusti. E tutti si sbattono per farci divertire insieme.
Visto che elenchi e classifiche vanno di moda, siamo tornati a disturbare alcuni amici per tirarli in mezzo. Chiedendo loro di dirci cosa li ha colpiti e affondati in questi 12 mesi. Ecco qui chi e cosa ci hanno detto. In caso, prendetevela con loro.
PIERSANDRA DI MATTEO
Studiosa di teatro e curatrice indipendente. Si occupa di performing arts e spettacolo contemporaneo.
Alì, performance a cura di Laminarie a DOM La cupola del Pilastro, nell’ambito del più ampio progetto Più moderno di ogni moderno Pasolini a Bologna 2016
Il progetto dedicato a Luigi Nono di AngelicA, Festival Internazionale di Musica, nell’ambito di Resistenza Illuminata
La proiezione di Kommunisten di Jean-Marie Straub al Cinema Lumiere
Il progetto My House is a Le Corbusier di Cristian Chironi
Il progetto Burning Books
ANDREA GARGIULO
Una delle anime del party techno Timeshift, giovanissimo studente di economia.
Tutto il festival IMAGO
Marcel Dettmann ospite di Pulse 2015 al Link
Fatboyslim a Zona Roveri
Il roBOt Festival al Re Enzo e l’ultimo sabato in Fiera
Seth Troxler ospite di We Love Echoes e Frame a Zona Roveri
ALARICO MANTOVANI
Grande esperto di musica e suoni nuovi, conduttore della trasmissione di Radio Città del Capo, Pangea
Le mostre, i concerti e i buffet di Foto/Industria.
Il talk sull’accelerazionismo con Valerio Mattioli, Adam Harper e Valerio Mannucci nell’ambito di roBOt08.
Le Medieval Knights nel cortile del Museo Civico Medievale.
Il mio beniamino Ariel Pink, naturalmente live al Locomotiv.
Tutta la programmazione artistica di Club Adriatico alle Artificerie Almagià di Ravenna.
LUCA GHEDINI AKA GHEDO
Instancabile frequentatore col dono dell’ubiquità di luoghi ed eventi culturali
Virgilio Sieni e la sua Sagra della Primavera
Tutto Live Arts Week
Il Cheap Festival
Lo spettacolo di Jerome Bel, Disabled Theater, all’Arena del Sole
Il progetto My House is a Le Corbusier di Cristian Chironi
NICOLETTA MALDINI
Libraria e lettrice appassionata, divoratrice di cinema, gestisce la Libreria Trame
I film Casablanca e tutto Orson Welles in Piazza Maggiore
Il concerto dei Fleshtones al Bolognetti
Il concerto per i 30 anni degli Avvoltoi all’Estragon
Il festival fotografico del Mast, in particolare le foto dei vecchi treni americani
L’omaggio a Freak Antoni al TPO
DOMENICO DI MAIO
Anima di AliveLab e dei party Habitat e Ombre Lunghe, esperto di moda e nuove tendenze sul sito Contemporary Standards
Lumisokea all’ Atelier Sì
Mohammad a Portanova12
Live Arts Week IV
Kamasi Washington al Locomotiv Club
roBOt 08
JONATHAN CLANCY
Leader della band His Clancyness e motore della Maple Death Records
Dope Body + She Said Destroy! + Doxie all’Atlantide
The Blind Shake + For Food + Hallelujah! al Freakout Club
Ombre Lunghe con Acronym e RM all’Atelier Sì
Il dialogo con Martin Parr al MAST per Foto/Industria
Il concerto in terrazzo di No Hope ‘zine con Holiday Inn + Rijgs + Sugar Pigs
GIORGIA OLIVIERI
Esperta di moda bolognese e tipa da bar, cura la rubrica “Boutique” su “La Repubblica Bologna”
L’inaugurazione della Velostazione Dynamo
Il vecchione vecchio, quello nuovo e tutti quanti a venire
La rassegna al Giardino della Memoria e, in particolare, il concerto di Battiato bagnato (prima che diluviasse c’era una delle più belle atmosfere degli ultimi tempi)
Pippo Baudo e Fabrizio Bosso alla Strada del Jazz
La Biennale Foto/Industria
MASSIMO CAROZZI
Membro del collettivo di artisti ZimmerFrei, musicista, dj ed esperto di musica
Quando ho potuto, il mercoledì, sono andato a Làbas, in via Orfeo, un luogo che ha il magico potere di farti stare semplicemente bene.
A marzo, al festival Live Arts Week ho assistito alla performance (o ambiente performativo) HEY, concepita da Sigourney Weaver (Biagio Caravano e Daniela Cattivelli). Un sound system che viene progressivamente avvolto con il gaffer tape (materiale che amo molto) e un finale che si risolve in una suite sonora fischiettata -collettivamente da pubblico e performers.
Ad aprile, al Freakout, ho visto il concerto in trio di Oren Ambarchi, Massimo Pupillo e Stefano Pilia. I tre hanno suonato con una intensità tale che Stefano ha rischiato di lussarsi una spalla.
A giugno ho potuto rivedere la sequenza dei gangsters massacrati sulle note di Layla di Eric Clapton, in Goodfellas di Martin Scorsese, proiettato sullo “schermo più bello del mondo”, quello di Piazza Maggiore.
Sullo schermo del Loft Kinodromo, per il festival Archivio Aperto in ottobre, ho visto scorrere le immagini de La Voglia Giovane, una selezione di archivi visivi che documentano gli anni che vanno dal 1989 al 1993, quelli delle occupazioni dell’Isola nel Kantiere, delle case del Pratello, della Fabbrica. Un piccolo pezzo di archeologia dei movimenti.