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Nuove proiezioni al Cinema di Fondazione Prada

Con una suggestiva rassegna le serate milanesi si tingono di grande cinema

quartiere SouPra

Scritto da Rachele Borsotti il 24 febbraio 2022

Hardcore, 1978. Directed by Paul Schrader. Credits Columbia Pictures Industries

Dal 26 febbraio al 16 marzo tornano le proiezioni della Fondazione Prada con una nuova e sempre ricca varietà di titoli. Situato nel cortile interno della famosissima istituzione milanese, il cinema all’aperto – dopo il successo della scorsa stagione – si è ormai affermato come centro di aggregazione per il pubblico. Con classici, lavori sperimentali e formati sempre diversi, Prada non si fa sfuggire l’occasione per stupire.
La nuova rassegna ha come scopo quello di analizzare i prodotti dell’industria cinematografica partendo dal passato fino ad arrivare ai registi contemporanei, indagandone le tematiche ricorrenti e le ipotetiche contaminazioni. Questa volta il programma è diviso in due sezioni, rispettivamente “Origine” e “Indagine”.

La prima, come si intuisce dal nome, propone film di nicchia e cult che hanno segnato la storia del cinema ma che in qualche modo possiedono un forte legame con il presente. Grazie alla collaborazione con le più importanti cineteche del territorio italiano ed internazionale numerose pellicole potranno tornare sul grande schermo portando con sé un tocco di nostalgia.
Tra queste il famosissimo “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock che con i suoi terrificanti corvi ha seminato il panico tra gli abitanti di una tranquilla San Francisco. Forse, chissà, un presagio della nostra pandemia? Ma non solo, anche con “The panic in Needle Park” si ha occasione di riflettere sulla società contemporanea, questa volta attraverso temi come la tossicodipendenza e la criminalità.

La sezione “Indagine” invece riunisce pellicole da poco presentate al pubblico soffermandosi sulle produzioni di registi indipendenti che hanno avuto modo di dimostrare la loro bravura in pochissimo tempo. Tra questi Michel Franco, Joachim Trier e Alice Winocour, giovani autori che con la loro freschezza portano sullo schermo tematiche scomode quali la politica e la critica sociale, avvalendosi di tecniche inedite e inconsuete. “La persona peggiore del mondo”, candidato agli Oscar in due categorie tra cui Miglio Film Straniero, riflette sul tema dell’amore e della temporaneità dell’essere umano come mai era stato fatto prima. D’altro canto, nel messicano “Nuevo Orden” i sistemi politici e le violente ripercussioni sulla società diventano occasione di accese riflessioni.

Per tre weekend di fila, dal sabato pomeriggio alla domenica sera, saranno proiettate otto pellicole: The worst person in the world (2021) di Joachim Trier (26/02 ore 20 e 5/03 ore 17.30); Nuevo Orden (2020) di Michel Franco (26/02 ore 18 e 5/03 ore 20); Gli uccelli (1963) di Alfred Hitchcock (27/02 ore 20 e 6/03 ore 17.45); Hardcore (1979) di Paul Schrader (27/02 ore 17.45 e 6/03 ore 20); Druk (2021) di Thomas Vinterberg (12/03 ore 17.45); France (2021) di Bruno Dumont (12/03 ore 20); The panic in Needle Park (1971) di Jerry Schatzberg (13/03 ore 18) e Theatre of Blood (1973) di Douglas Hickox (13/03 ore 20).