Rassegna dedicata al regista finlandese, tra i titoli "Tatjana", "Ho affittato un killer", "Juha", "Amleto si mette in affari".
I primi registi cinematografici contemporanei (scelti fra quelli che hanno sbagliato meno) che mi vengono in mente: Lynch, Almodovar, Cronenberg, Loach. L'unico regista contemporaneo che mi viene in mente che non ha mai sbagliato nulla: Kaurismaki. Con lui la Finlandia compare di prepotenza sulla mappa del cinema di qualità, dopo aver stupito in campi quali il design (Aalto), la musica (Pan Sonic, Jimi Tenor), la Formula 1 (Hakkinen, Raikkonen...). Kaurismaki mette in scena le tragicomiche disgrazie dei suoi sfigatissimi, adorabili personaggi con una leggerezza quasi infantile, facendo fronte a budget ridottissimi con le idee, con sceneggiature rigorose e inattaccabili, con inquadrature dall'originalità assoluta, con un ritmo narrativo irresistibile. Quando Kaurismaki dichiara che il suo "Leningrad Cowboys go America" (il film che lo ha rivelato internazionalmente) è "il peggior film di tutti i tempi, se escludiamo quelli di Sylvester Stallone", non credetegli. E se vi perdete quegli straordinari capolavori venati d'umorismo nero intitolati "Ho affittato un killer", "La fiammiferaia", "Tatjana" o "Vita da Boheme" potete tranquillamente smettere di frequentare le sale cinematografiche, perchè di meglio, a mio parere, non c'è.
Aki Kaurismaki
Spazio Oberdan, V.le V. Veneto 2 - Milano
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