Rolling Stones + Cranberries

Tony Sanchez, il loro pusher ufficiale, li descriveva come delle bestie disumane, capaci di distruggere davanti agli occhi dei loro stessi figli i giocattoli che avevano usato come imbosco per la scorta personale di droghe varie. E ora quelle merde degli Stones tornano in Italia, e invece di andare a lavorare in qualche acciaieria pesante, come si meriterebbero, vengono accolti con tutti gli onori, ringalluzziti dalle ottime recensioni dei loro concerti che si leggono sulla stampa americana. Conosco un tale, per esempio, che non capisce un cazzo di musica e ancor meno di vita, ma è uno sballone, e va a vedere i Rolling Stones. Triste: sembra che i ragazzini non abbiano che due scelte, per simpatizzare col diavolo: o si accontentano delle carnevalate di Marilyn Manson, o sono costretti a rifugiarsi nelle parole cantate da Jagger, filtrate dalla dentiera, che dopo 40 anni non smette essere un simbolo. E che simbolo. In definitiva: se vai a vedere i Rolling Stones, vai a vedere lo spettacolo di qualche vecchietto che sembra quasi prenderti per il culo, se non ci vai, però, perdi forse l´occasione di vedere dal vivo la più grande rock and roll band di tutti i tempi. Fai tu.