"Milano riafferma così il proprio ruolo di città del dialogo che rifiuta le chiusure, ma crede nell'integrazione coniugata". L'ha detto la Moratti annunciando l'ennesimo trasferimento, dopo quelli al Vigorelli e al Palasharp, della preghiera islamica. Ok, nessuna chiusura. Però il successivo proclama secondo cui "La tensostruttura del Teatro Ciak e la Fabbrica del Vapore saranno fortemente presidiati da forze di polizia, vigili urbani e Guardia di Finanza per garantire la massima sicurezza dell'area" mi mette tristezza. Sono un'anima candida: non capisco cosa c'entrino tra loro pistole e preghiere. Integrazione coniugata, dicevamo?
Preghiera islamica
1/9/2008 - 30/9/2008 La Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano
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