Merzbow

Era il lontano 1979 in quel di Tokyo: l'anno in cui tal Masami Akita iniziò a operare e produrre sotto lo pseudonimo Merzbow. Ed è cosi che nacque quello che ancora viene definito "japanese noise". Affatto male. Roba che quasi piace anche ai giovani d'oggi (non tutti). Immagino il concerto come una bolgia di pubblico di età mista (tra i 14 e gli 80 anni) in estasi per il muro di suono da cui verrà travolto. È affascinante il prolificare di titoli a firma Merzbow, di qualunque data e su qualunque formato ed etichetta, nell'intero globo. Si possono avere nella propria collezione decine di suoi dischi ed essere ancora (molto) lontani dal possederne la discografia completa: è emozionante aprire Discogs e digitare il suo nome per vedere cifre sconvolgenti quali: 312 releases + 231 appearances... e altri non ufficiali. A questo punto direi che, se non avete mai avuto in mano o ascoltato un disco di Merzbow, c'è sicuramente qualcosa che non va in voi.Che sia il caso di andare a vederlo? Con lui Sshe Retina Stimulants (progetto di Paolo Bandera) e Der Weze (ovvero Nico Vascellari e Matteo Castro): qualità!