La porta è sempre aperta, senza buttafuori, liste o prenotazioni: ottimo segnale. Entriamo, diamo un’occhiata al cortile e veniamo accolti col sorriso dai ragazzi in sala. “Ci accomodiamo al bancone, grazie”. Detto fatto: lì ci aspetta Filippo Sisti, barman fuoriclasse, che dopo averci lasciato guardare la lista dei drink, ci consiglia in base ai nostri gusti e ci propone anche dei cocktail fuori menu. Cominciamo con due rivisitazioni del Bloody Mary (Louisiana Soul e Celery Mary), che ci soddisfano per qualità, numero degli ingredienti utilizzati, tecniche nuove e velocità di preparazione. Il barman, con lo stile informale di tutto il locale, trova anche il tempo di “raccontarceli”. Continuiamo a bere mangiucchiando qualcosina – ci saremmo aspettati qualcosa di più essendo in un ristorante, di Cracco per di più: questo è l’unico aspetto da migliorare. Intanto dietro di noi si alza il vocio del grande tavolo unico a forma di croce, al quale ci ripromettiamo di sederci una volta in cui ci sarà un posto libero. Sempre che riusciremo a non fermarci al bar, la zona che più ci piace della Segheria.
Carlo e Camilla in segheria
Via G. Meda 24, Milano
Social