Val la pena mettere da parte 50 euro per mangiare fuori? Dipende dal ristorante: da Al Fresco sicuramente sì. Difficile trovare un difetto in quello che per molti, noi compresi, è la novità più interessante degli ultimi mesi (diciamo anche anno). Sì, più dei Cracco, dei Berton e degli altri locali fin troppo pretenziosi. Qui la qualità del cibo è alta, sia per quanto riguarda le materie prime che per l'esecuzione dei piatti, come gli spaghettoni di Gragnano del pastificio dei Campi con pesto di mandorle e pomodorino essiccato al sole e bottarga di muggine (la pasta è bella al dente, grazie al cielo) o il baccalà al vapore e marinato alla verbena e aceto di miele, su panzanella di verdure e crema di fagioli cannellini. Il luogo è a dir poco fantastico: a cominciare dal giardino con fiori, ciliegi, glicini, maioliche, caprifogli e l'edera che ricopre la facciata dell'ingresso e invoglia a entrare anche solo per un caffè; gli interni valorizzati dalle grandi vetrate che danno sull'esterno e dalla cucina a vista. Ricordatevi che in giardino non si può prenotare: chi prima arriva, al fresco alloggia.
Al Fresco
Via Savona 50, Milano
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